Fiorucci torna in San Babila. Ma con uno store virtuale
Il rilancio di Fiorucci porta con sé anche il re-opening, questa volta in formato digitale, del leggendario store di San Babila. Lo storico punto vendita meneghino, chiuso nel 2003, ha riaperto – specifica la nota – “esattamente dove si trovava. Solo che questa volta, l’accesso non richiede una porta fisica”. Attraverso questo spazio virtuale, fino […]
Il rilancio di Fiorucci porta con sé anche il re-opening, questa volta in formato digitale, del leggendario store di San Babila. Lo storico punto vendita meneghino, chiuso nel 2003, ha riaperto – specifica la nota – “esattamente dove si trovava. Solo che questa volta, l’accesso non richiede una porta fisica”. Attraverso questo spazio virtuale, fino al 27 marzo, sarà possibile “immergersi nello spirito eclettico e avanguardistico del marchio”. Al negozio online si può accedere tramite un QR code in Piazza San Babila. Scansionandolo, si può quindi avere accesso a tre stanze interattive, tra riferimenti pop, immagini d’archivio e tutta l’energia creativa del brand fondato da Elio Fiorucci nel 1967.
“Ogni ambiente riserverà un’esperienza unica, tra contenuti inediti e dettagli sorprendenti”, sottolinea il brand, tornato in Italia sotto la guida del CEO Alessandro Pisani e della direttrice creativa Francesca Murri. Per l’occasione, la label ha anche lanciato una capsule collection in edizione limitata: una t-shirt, un cappellino e una felpa, tutti dedicati al celebre store, disponibili esclusivamente nel negozio virtuale. Dal 28 marzo, la capsule sarà invece disponibile worldwide sul sito del marchio.
“Con questa iniziativa, Fiorucci continua a spingersi oltre i confini della moda, trasformando la sua eredità in un’esperienza immersiva e contemporanea – spiega il brand -. Un perfetto equilibrio tra heritage e innovazione, dove ogni dettaglio racconta una storia e apre nuove possibilità creative”.
“Siamo entusiasti di tornare a San Babila, un luogo cruciale nella storia di Fiorucci, e di farlo per l’apertura di un negozio digitale! Grazie alla collaborazione con LePub, celebriamo il lancio di una capsule in uno spazio digitale, offrendo un’esperienza immersiva e utopica che prenderà vita a San Babila, nel pieno spirito di Fiorucci”, ha commentato Pisani.
Dal 2022 la proprietà del brand è passata a Dona Bertarelli, filantropa ambientale attiva per la protezione degli oceani, nata a Roma e ora residente in Svizzera. L’imprenditrice, già socia di minoranza, ha acquisito la label dalla britannica Janie Schaffer, ex fondatrice della catena di intimo Knickerbox, proprietaria di Fiorucci dal 2017 con il suo socio ed ex marito Stephen. Gli Schaffer avevano rilevato il marchio dai giapponesi di Itochu. Il brand Fiorucci era stato acquistato nel 1990 dal produttore giapponese di jeans Edwin che, a sua volta, è passato sotto il controllo di Itochu nel 2014.
Dopo aver debuttato con la collezione zero, a settembre 2024 il brand ha presentato la sua prima sfilata negli spazi della Triennale (dove era poi stata allestita la mostra ‘Elio Fiorucci’). Lo scorso febbraio, sempre nel contesto della Milano fashion week, il marchio ha messo in scena il suo secondo show scegliendo di accogliere ben 800 ospiti, tra cui 400 studenti di moda.
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