Firme false per incassare diaria da 350 euro: eurodeputati italiani sotto inchiesta
lentepubblica.it La Procura Europea ha avviato un’indagine su due politici italiani, Fulvio Martusciello (Forza Italia) e Giuseppe Ferrandino (Azione): il sospetto è quello di aver messo firme false per incassare la diaria da 350 euro. Secondo quanto rivelato da fonti giornalistiche internazionali, l’inchiesta, condotta da oltre un anno dalla polizia belga su mandato dell’EPPO, si concentra […] The post Firme false per incassare diaria da 350 euro: eurodeputati italiani sotto inchiesta appeared first on lentepubblica.it.

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La Procura Europea ha avviato un’indagine su due politici italiani, Fulvio Martusciello (Forza Italia) e Giuseppe Ferrandino (Azione): il sospetto è quello di aver messo firme false per incassare la diaria da 350 euro.
Secondo quanto rivelato da fonti giornalistiche internazionali, l’inchiesta, condotta da oltre un anno dalla polizia belga su mandato dell’EPPO, si concentra su presunte irregolarità nei rimborsi delle indennità di presenza e delle spese di trasporto.
L’accusa verso i due eurodeputati èdi aver falsificato la propria presenza al Parlamento europeo per ottenere rimborsi giornalieri non dovuti.
Il meccanismo delle firme incrociate
Gli eurodeputati ricevono un’indennità giornaliera, oltre al loro stipendio mensile netto di 8.420 euro, a condizione che dimostrino la loro effettiva presenza firmando un apposito registro.
La diaria da 350 euro è in particolare un’indennità destinata agli eurodeputati per coprire le spese di soggiorno e presenza a Bruxelles o Strasburgo durante le sessioni parlamentari. Per riceverla, i deputati devono firmare un registro che attesta la loro partecipazione alle attività dell’Europarlamento.
Nel caso dell’indagine in corso, i sospetti vertono sulla possibilità che alcuni eurodeputati abbiano falsificato la loro presenza tramite un meccanismo di firme incrociate per ottenere il rimborso anche in assenza effettiva.
L’ipotesi investigativa è che pertanto Martusciello e Ferrandino abbiano attestato reciprocamente la loro partecipazione alle attività parlamentari anche quando solo uno dei due era effettivamente presente, in modo da incassare il massimo delle diarie disponibili.
Firme false per incassare diaria da 350 euro: eurodeputati italiani sotto inchiesta
L’indagine sarebbe partita dopo che un funzionario del Parlamento europeo ha notato un numero di firme superiore a quello dei presenti in una determinata giornata lavorativa. L’EPPO ha quindi incaricato le autorità belghe di approfondire il caso, esaminando eventuali discrepanze nei registri e verificando la correttezza dei rimborsi richiesti.
L’ufficio del procuratore europeo non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito, limitandosi a sottolineare che, per principio, non commenta indagini in corso al fine di non comprometterne l’esito.
Anche il Parlamento europeo ha evitato di esprimersi su casi specifici, ribadendo tuttavia la sua politica di “tolleranza zero” nei confronti delle frodi.
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