Food waste, quanto costa e come ridurlo. Piccoli gesti per un grande cambiamento
Nel 2024, il valore economico dello spreco alimentare italiano è aumentato del 45,6%.
Lo spreco alimentare è un fenomeno che riguarda tutto il mondo, compresa l’Italia. Le sue conseguenze sono molteplici e comprendono la perdita economica e la degradazione del suolo, oltre a provocare un impatto ambientale significativo, poiché la produzione e lo spreco di cibo richiedono ingenti quantità di acqua, di energia e di terreno.
Nel 2024, il valore economico dello spreco alimentare italiano è aumentato del 45,6% rispetto al 2019, circa 30,6 euro al mese per ogni singola famiglia. Questo valore si triplica durante i periodi di festa, come il Natale. Sprecare maggiori quantità di cibo equivale a più inquinamento. Infatti, ogni tonnellata di rifiuti alimentari produce 4,5 tonnellate di CO2.
In generale, al food waste è associato circa 3,3 miliardi di tonnellate di Co2, ossia oltre il 7% delle emissioni totali. Secondo WWF la situazione è peggiore di quella che sembra, in quanto il cibo che finisce perso o sprecato sarebbe responsabile dell’8-10% delle emissioni globali. A riguardo, Niccolò Sovico, Ceo e co-fondatore di Ener2Crowd ha dichiarato che:
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