Futuro incerto per lo stabilimento Stellantis di Termoli e la gigafactory ACC

Il futuro dello stabilimento Stellantis di Termoli tra speranze e incognite

Futuro incerto per lo stabilimento Stellantis di Termoli e la gigafactory ACC

Il destino dello stabilimento Stellantis di Termoli e le prospettive del settore automotive in Molise sono stati al centro di un incontro a Palazzo Piacentini tra il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, e l’assessore regionale Andrea Di Lucente. Al centro del colloquio, il recente annuncio di Stellantis: dal 2026 partirà a Termoli la produzione di cambi eDCT per auto ibride. Un segnale positivo ma non sufficiente, secondo Urso, per garantire la piena occupazione dello stabilimento.

UN SUPPORTO NECESSARIO

Decisamente più incerto è il futuro della gigafactory di Automotive Cells Company (ACC), progetto attualmente sospeso. L’impianto, destinato alla produzione di batterie per veicoli elettrici, è considerato strategico per il rilancio industriale del Molise. Urso ha sottolineato la necessità di una politica industriale europea che sostenga lo sviluppo delle gigafactory, come richiesto dall’Italia nel proprio “non paper” inviato a Bruxelles. Un tema ripreso anche nel Piano d’azione per l’industria automotive UE, che punta a rafforzare la produzione di batterie in Europa.

SORPASSO FRANCESE

A complicare i piani italiani, le dichiarazioni di Patrick Pouyanné, CEO di TotalEnergies, partner di Stellantis e Mercedes nel progetto ACC. Pouyanné ha suggerito di concentrare gli investimenti sull’impianto di Billy-Berclau, in Francia, a causa del rallentamento della domanda di veicoli elettrici in Europa. Un segnale preoccupante per il Molise, che rischia di vedere sfumare un’opportunità strategica.

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