Germania, partenza in salita per il governo Cdu-Spd: il partito di estrema destra Afd è già primo nei sondaggi

Aprile 14, 2025 - 15:30
 0
Germania, partenza in salita per il governo Cdu-Spd: il partito di estrema destra Afd è già primo nei sondaggi

Ha vinto alle elezioni, ha siglato un accordo per un governo di coalizione in tempi record, ma ora che sta per assumere l’incarico di cancelliere (la data prevista per l’elezione da parte del Bundestag è il 7 maggio), Friedrich Merz deve fare i conti con una situazione tutt’altro che facile. Sono passati pochi giorni dalla presentazione del programma che porterà avanti l’esecutivo nato dall’accordo tra Cdu/Csu e Spd che già arrivano le prime nuvole a gettare ombra sui prossimi mesi. Secondo un sondaggio realizzato da Ipsos in Germania sei settimane dopo le elezioni, il partito di estrema destra Afd è salito al 25% ed è diventato primo, con un punto di vantaggio rispetto al blocco conservatore Cdu-Csu che rispetto alle elezioni di febbraio è calato di oltre 4 punti percentuali al 24%. Dietro di 10 punti rispetto alla forza guidata da Alice Weidel (che alle elezioni aveva preso il 20,8%) i socialdemocratici, che sono terzi con il 15% (erano al 16,5% due mesi fa), seguiti da Verdi e Sinistra, ancorati sull’11%.

Gli analisti tedeschi spiegano la crescita della destra con la non facile congiuntura economico-produttiva che sta attraversando la Germania, ma anche con cambi di rotta impressi da Merz sulla questione del rigore nei conti statali, su cui ha fortemente battuto nel corso della campagna elettorale, salvo poi lavorare per un pacchetto finanziario da 500 miliardi di euro per aumentare la spesa pubblica e l’allentamento delle stringenti regole costituzionali sul debito. «Il futuro governo farà riforme e investimenti», ha dichiarato Merz presentando l’accordo di governo, «la coalizione rafforzerà la competitività dell’economia tedesca in termini di prezzi, ridurrà le tasse e introdurrà una franchigia di ammortamento del 30 per cento per gli investimenti in attrezzature tra il 2025 e il 2027».

Ma per il momento il futuro cancelliere non decolla nei consensi. Tra la base della Cdu c’è chi gli contesta il troppo spazio lasciato ai socialdemocratici dell’Spd, mentre tra i settori di sinistra gli si rimprovera una serie di misure annunciate che non vanno nella direzione della ridistribuzione e dell’equità sociale, anzi. La coalizione sembra intenzionata a introdurre  25mila euro di sgravi per i super ricchi mentre passa in secondo piano il prospettato aumento dell’imposta sul patrimonio e si va verso una riduzione della fiscalità a carico di società per azioni e società a responsabilità limitata. L’accordo di coalizione prevede anche la cancellazione dell’indennità di cittadinanza, al posto della quale dovrebbe essere introdotta una ancor non meglio identificata «nuova sicurezza di base». Non male, almeno vista dall’Italia, la situazione riguardante il salario minimo: la Commissione che si occupa della questione dovrebbe esaminare in modo indipendente se il salario minimo sarà aumentato e, secondo quel che viene al momento comunicato dagli osservatori tedeschi, dovrebbe basarsi sul 60% del salario mediano lordo, il che potrebbe consentire un salario minimo di 15 euro l'ora a partire dal 2026. È troppo poco, però, per bilanciare le altre scelte a favore delle classi più agiate e tamponare lo scontento delle fasce più vulnerabili della popolazione, che a giudicare dai sondaggi guardano sempre più a destra, con l’Afd che è saldamente primo partito soprattutto nell’Est del Paese.

Consensi, almeno da parte delle sigle ambientaliste, l’asse Cdu-Spd li sta raccogliendo su fronte dell’energia e della transizione verde. Secondo quanto scritto nell’accordo di governo, il nuovo esecutivo «non discuterà sul ritorno al nucleare» né «verrà presa in considerazione la riattivazione delle centrali dismesse in Germania». Si legge anche nel testo che «il nuovo governo sostiene il rafforzamento delle nuove tecnologie rispettose del clima»: «Stiamo ampliando la ricerca nei settori del fotovoltaico, dell’energia eolica e geotermica, dell’idrogeno e delle tecnologie di accumulo come le batterie. Vogliamo promuovere con maggiore forza la ricerca sulla fusione nucleare». Come nota però il sito di informazione ambientale Clean energy wire «rispetto al governo precedente, l’accordo di coalizione ha mostrato un livello leggermente inferiore di ambizione nella politica climatica, poiché uno scenario internazionale più impegnativo, le preoccupazioni economiche, la questione immigrazione e l’ascesa dell’estrema destra hanno lasciato che l’azione per il clima cadesse come priorità». Questo non ha impedito però a un’organizzazione come Germania neutrale dal punto di vista climatico di affermare che l’accordo di governo rappresenta nel complesso una buona notizia, nonostante alcuni punti deboli: «Dal punto di vista della protezione del clima, ci sono luci e ombre, anche se crediamo che le prime superino le seconde».

Qual è la tua reazione?

Mi piace Mi piace 0
Antipatico Antipatico 0
Lo amo Lo amo 0
Comico Comico 0
Furioso Furioso 0
Triste Triste 0
Wow Wow 0
Redazione Eventi e News Redazione Eventi e News in Italia