Giordano bombarda Ursula: "Vi ricordate lo spread e la pandemia?". Il sospetto sul riarmo

Dietro il riarmo dell'Ue il solito copione con la scusa dell'emergenza: Mario Giordano a Fuori dal coro si scaglia contro "Ursula von der Truppen". "Mentre in Arabia stanno lavorando, stanno cercando di avere uno spiraglio per fermare le armi, lei no, Ursula von der Leyen vuole solo moltiplicare. Armi! Armi! Armi!", tuona il conduttore del programma di Rete 4 in onda mercoledì 12 marzo.  Il piano prevede una spesa di 800 miliardi per i Paesi dell'Unione nell'ambito della difesa europea. "E si può discutere perché non c'è tempo, perché bisogna fare presto. Fate presto, fate presto... è sempre lo stesso meccanismo, si crea un allarme generale, si crea il panico, poi si impongono delle misure drastiche e bisogna accettarle senza discutere", attacca Giordano.   Il giornalista illustra quello che vede come un copione consolidato: "Vi ricordate c'era una volta l'allarme spread. E allora bisogna fare presto a tagliare la sanità, a tagliare le pensioni, perché altrimenti il debito ci uccid

Giordano bombarda Ursula: "Vi ricordate lo spread e la pandemia?". Il sospetto sul riarmo

Dietro il riarmo dell'Ue il solito copione con la scusa dell'emergenza: Mario Giordano a Fuori dal coro si scaglia contro "Ursula von der Truppen". "Mentre in Arabia stanno lavorando, stanno cercando di avere uno spiraglio per fermare le armi, lei no, Ursula von der Leyen vuole solo moltiplicare. Armi! Armi! Armi!", tuona il conduttore del programma di Rete 4 in onda mercoledì 12 marzo.  Il piano prevede una spesa di 800 miliardi per i Paesi dell'Unione nell'ambito della difesa europea. "E si può discutere perché non c'è tempo, perché bisogna fare presto. Fate presto, fate presto... è sempre lo stesso meccanismo, si crea un allarme generale, si crea il panico, poi si impongono delle misure drastiche e bisogna accettarle senza discutere", attacca Giordano.

 

Il giornalista illustra quello che vede come un copione consolidato: "Vi ricordate c'era una volta l'allarme spread. E allora bisogna fare presto a tagliare la sanità, a tagliare le pensioni, perché altrimenti il debito ci uccide. Poi è arrivato l'allarme pandemia, bisogna fare presto a prendere i vaccini anche se sono ancora un po' sperimentali e fare i lockdown generalizzati anche se ammazzano le imprese locali". E ancora: "Dopo è arrivato l'allarme, la minaccia del cambiamento climatico, della catastrofe ambientale, allora bisogna fare presto a cambiare l'auto, a mettere il cappotto alla casa,  altrimenti il riscaldamento globale ci uccide". Poi l'ultima emergenza: "È arrivata la minaccia Putin, ci sono i russi alle porte, allora bisogna fare presto a spendere questi 800 miliardi per comprare armi, altrimenti i russi ci uccidono... Fateci caso è sempre lo stesso meccanismo, non si riesce a ragionare sulle cose, si crea sempre un clima di terrore, di paura, di panico, per cui i cittadini sono costretti a digerire anche l'indigeribile, e poi una volta che l'hanno digerito, magari quell'allarme scompare".

 

Insomma, "c'è sempre un allarme nuovo che scaccia l'allarme vecchio, per farci accettare la nuova medicina, perché questo è l'obiettivo, farci prendere la nuova medicina, e una volta che l'abbiamo presa, senza discutere via, l'emergenza sparisce, l'importante è che noi accettiamo tutto, senza discutere", tuona il conduttore che fa notare come gli stessi esperti di geopolitica che fino a pochi mesi fa dicevano che "ai russi mancano anche le divise per i soldati, sono a corto di uomini, si eliminano da soli, e l'arsenale di Putin", adesso sostengono che i russi "sono la grande minaccia e ci stanno per invadere". 

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