Giorgio Armani trionfa a New York
New York. Una grande stazione e una donna elegante che cammina, accompagnata da un porter con le sue valigie. E' la sfilata di Giorgio Armani. La collezione per l'estate che verrà racconta un viaggio fantastico che attraversa un'epoca ricca di visioni e ricordi per fondersi con vari stili e modi di vestire, e che, ancora una volta, parla al presente. Alla città che rappresenta il sogno collettivo, il set di migliaia di racconti cinematografici, meta e luogo di incontri che cambiano la vita, Tra fischi di treni le donne vanno e vengono, svelte. Stivaletti e tacchi bassi per le viaggiatrici più frettolose che nascondono il volto sotto un cappello maschile a ombreggiare lo sguardo. Giacche corte e spolverini leggeri, gonne vaporose, pantaloni e boleri e piccoli turbanti. La silhouette è lunga e morbida, richiama il fascino degli anni Trenta che s'intreccia con le suggestioni orientali. Eleganza pura, senza sforzo. Sono liquidi i tailleur pantalone di seta, i trench di pelle, le gia
New York. Una grande stazione e una donna elegante che cammina, accompagnata da un porter con le sue valigie. E' la sfilata di Giorgio Armani. La collezione per l'estate che verrà racconta un viaggio fantastico che attraversa un'epoca ricca di visioni e ricordi per fondersi con vari stili e modi di vestire, e che, ancora una volta, parla al presente. Alla città che rappresenta il sogno collettivo, il set di migliaia di racconti cinematografici, meta e luogo di incontri che cambiano la vita, Tra fischi di treni le donne vanno e vengono, svelte. Stivaletti e tacchi bassi per le viaggiatrici più frettolose che nascondono il volto sotto un cappello maschile a ombreggiare lo sguardo. Giacche corte e spolverini leggeri, gonne vaporose, pantaloni e boleri e piccoli turbanti. La silhouette è lunga e morbida, richiama il fascino degli anni Trenta che s'intreccia con le suggestioni orientali. Eleganza pura, senza sforzo. Sono liquidi i tailleur pantalone di seta, i trench di pelle, le giacche dall' allure sciolta.
Per l'after dark, è l'incanto del satin a dare forma agli abiti scivolati e ai tailleur come pigiami da boudoir. Le superfici catturano echi di un altrove negli jacquard e nei ricami, mentre i colori si muovono dai grigi cittadini a note cosmetiche di beige, bronzo, fard, azzurro polvere.
La sfilata per la primavera-estate 2025 di re Giorgio - che ha trasformato l'Armory di Park Avenue nella stazione più fashion di New York - è stata un trionfo, applaudita in prima fila, tra gli altri, da Laura Pausini, Paola Coltellesi, Pamela Anderson, il campione di salto in alto Gianmarco Tamberi, Brooke Shields e Michael Kors.
Daniela Mastromattei
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