Gli Usa spingono il Q4 del Gruppo Zegna. Nel 2024 i ricavi salgono a 1,94 mld

Il quarto trimestre spinge i conti del Gruppo Zegna. Nel Q4, i ricavi preliminari del player del lusso italiano sono aumentati del 3% a 589 milioni di euro, trainati dalla crescita del marchio Zegna in due aree chiave, Stati Uniti ed Emea. Anche Thom Browne e Tom Ford Fashion hanno registrato una crescita positiva nell’importante […]

Gli Usa spingono il Q4 del Gruppo Zegna. Nel 2024 i ricavi salgono a 1,94 mld
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Il quarto trimestre spinge i conti del Gruppo Zegna. Nel Q4, i ricavi preliminari del player del lusso italiano sono aumentati del 3% a 589 milioni di euro, trainati dalla crescita del marchio Zegna in due aree chiave, Stati Uniti ed Emea. Anche Thom Browne e Tom Ford Fashion hanno registrato una crescita positiva nell’importante canale DTC nel quarto trimestre. Il full year si chiude così con una performance positiva del 2,2% a 1,94 miliardi di euro (+3,4% a valuta costante e -1,9% organico).

“Questi risultati – ha commentato Gildo Zegna, presidente e AD del Gruppo Zegna – sono importanti, ma al di là dei numeri, rimango fiducioso dei progetti strategici che abbiamo pianificato. L’ultima sfilata di Zegna è stata acclamata come una delle migliori di sempre, con la presentazione del nostro progetto ultra-luxury Vellus Aureum, creato dalle lane più pregiate e, sviluppata grazie al nostro know-how e alla nostra filiera unica. Questo evento ha riaffermato la forza di Zegna come leader nel timeless luxury maschile. In Thom Browne, abbiamo rafforzato sia il team merchandising che retail a livello globale con nuove figure negli Stati Uniti e in Europa e aspettiamo la sfilata di febbraio orgogliosi che chiuderà la New York Fashion Week. In Tom Ford Fashion, il team è focalizzato nella creazione di collezioni di grande impatto sotto la nuova leadership creativa di Haider Ackermann”.

Entrando nel dettaglio dei marchi, come anticipato, a sostenere i risultati dell’intero gruppo ci sono le dinamiche positive del marchio Zegna cresciuto nel full year del 4,9% a 1,16 miliardi di euro, con uno sprint nel quarto trimestre dell’8,4% a 353 milioni di euro. In miglioramento la performance di Thom Browne che, nonostante il calo annuale dei ricavi del 16,8% a 314,7 milioni, nel Q4 ha limato la flessione chiudendo a -3,7% a 94,6 milioni di euro. “La crescita dei ricavi – segnala la nota – è migliorata sequenzialmente rispetto al trimestre precedente, riflettendo la performance positiva del canale DTC e una migliore performance per il wholesale, in particolare guidata dalle consegne delle collezioni primaverili. Nel quarto trimestre del 2024, il marchio ha registrato solidi risultati in Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti”.  Le vendite di Tom Ford Fashion sono ammontate a 314,5 milioni di euro, in aumento del 33,5 per cento. Nel quarto trimestre del 2024, i ricavi hanno raggiunto 100,6 milioni di euro, +3,7% anno su anno, trainati dalle buone performance DTC in particolare negli Stati Uniti.

Sul fronte dei mercati, prosegue il boost nel continente americano. Qui nel 2024 il turnover è cresciuto del 15,4% anno su anno raggiungendo quota 524,8 milioni di euro (l’area rappresentan il 27% dei ricavi del Gruppo). Nel quarto trimestre del 2024, i ricavi nelle Americhe sono saliti a 166,6 milioni di euro, +14,6% anno su anno. Bene anche la regione Emea con ricavi pari a 680,3 milioni di euro, +3,3% anno su anno (+0,4% organico), rappresentando il 35% dei ricavi del Gruppo. Nel quarto trimestre 2024, i ricavi EMEA hanno raggiunto 194,7 milioni di euro, +5,9 per cento. Ancora in difficoltà la Cina dove il turnover è sceso del 14,5% anno su anno (-13,7% organico) a 509,4 milioni di euro. Nel quarto trimestre 2024, i ricavi nell’area sono stati pari a 156,3 milioni di euro, -11,4% anno su anno (-11,4% organico). A fronte del rallentamento nell’ex Celeste Impero, prosegue invece la crescita dell’area Apac dove i ricavi sono cresciuti del 19,4% anno su anno (+6,9% organico) a 229,9 milioni di euro. Nel quarto trimestre 2024, i ricavi nel resto dell’Apac sono stati di 71,1 milioni di euro (+10,5% anno su anno e +8,1% organico), trainati dalla solida crescita in Corea del Sud e Giappone.

Riguardo al 2025 il presidente e AD si attende “un’evoluzione differente a seconda delle diverse aree geografiche. Nelle prime settimane di gennaio abbiamo osservato una solida performance nelle Americhe e in EMEA, mentre ci aspettiamo che persista volatilità nella domanda dei consumatori in Cina. Siamo pronti ad affrontare queste sfide grazie ai nostri talenti e focalizzandoci su priorità chiare, ovvero continuare a rafforzare la brand equity, concentrare gli investimenti su progetti strategici chiave e valorizzare i nostri punti di forza”.

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