Google accusa Microsoft di pratiche anticoncorrenziali nel cloud: reclamo all'UE

Le pratiche di licenza Microsoft per Azure renderebbero proibitivo e costoso per i clienti il passaggio ad altri fornitori

Google accusa Microsoft di pratiche anticoncorrenziali nel cloud: reclamo all'UE

Google ha alzato il tiro nella battaglia per il mercato del cloud computing europeo, presentando mercoledì un reclamo formale contro Microsoft alla Commissione Europea. L'accusa è di pesante portata: secondo Google, le pratiche di licenza di Microsoft per Azure, il suo servizio cloud, renderebbero proibitivamente costoso per i clienti il passaggio ad altri fornitori, come Google Cloud.

Nel dettaglio, Google sostiene che le condizioni di licenza di Microsoft "limitano significativamente" la possibilità per i clienti europei di passare a piattaforme cloud concorrenti, nonostante non esistano "barriere tecniche" a farlo. Secondo un post sul blog di Google, queste pratiche avrebbero "danneggiato in modo significativo aziende e governi europei", con un costo stimato per le imprese europee di circa 1 miliardo di euro all'anno, sprecando denaro dei contribuenti e soffocando la concorrenza.

Al centro della controversia c'è Windows Server, descritto da Google come un "cavallo di battaglia indispensabile in molti ambienti IT". Google afferma che Microsoft ha cambiato le sue pratiche dopo che il cloud computing è diventato un business più redditizio, introducendo nuove regole che "limitano severamente la scelta dei clienti".


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