"Grand Tour”: itinerario nei misteri della vita e della morte

Località: Stazione Leopolda (Fi) - Viale Fratelli Rosselli, 5, 50144 Firenze, ItaliaData: 28 Febbraio 2025 14:00 - 28 Febbraio 2025 17:00Venerdì 28 febbraio, alle ore 14.00, presso l'Aula Ginzburg della Stazione Leopolda di Firenze, avrà luogo l'incontro dal titolo "'Grand Tour': itinerario nei misteri della vita e della morte". Durante l'incontro sarà presentato il volume di Igor’ Višneveckij dal titolo "Le affinità non elettive" (Pisa University Press, 2023).Oltre all'Autore, intervengono lo scrittore e curatore Giovanni Maccari e i curatori dell’opera Iris Karafillidis (Università di Milano) e Stefano Garzonio (Università di Pisa).  L'evento è a cura del CIDIC - Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura dell’Università di Pisa. L'incontro si tiene nell'ambito della rassegna “TESTO” di Pitti Immagine, che dedica uno stand alla Pisa University Press (Stand A/49). L’opera, complessa incastonatura di elementi riconducibili al travelogue, al racconto fantastico e all’ess

"Grand Tour”: itinerario nei misteri della vita e della morte
Località: Stazione Leopolda (Fi) - Viale Fratelli Rosselli, 5, 50144 Firenze, Italia
Data: 28 Febbraio 2025 14:00 - 28 Febbraio 2025 17:00

leaffinitanonelettivesitoVenerdì 28 febbraio, alle ore 14.00, presso l'Aula Ginzburg della Stazione Leopolda di Firenze, avrà luogo l'incontro dal titolo "'Grand Tour': itinerario nei misteri della vita e della morte".

Durante l'incontro sarà presentato il volume di Igor’ Višneveckij dal titolo "Le affinità non elettive" (Pisa University Press, 2023).
Oltre all'Autore, intervengono lo scrittore e curatore Giovanni Maccari e i curatori dell’opera Iris Karafillidis (Università di Milano) e Stefano Garzonio (Università di Pisa). 

L'evento è a cura del CIDIC - Centro per l’Innovazione e la Diffusione della Cultura dell’Università di Pisa.

L'incontro si tiene nell'ambito della rassegna “TESTO” di Pitti Immagine, che dedica uno stand alla Pisa University Press (Stand A/49).

L’opera, complessa incastonatura di elementi riconducibili al travelogue, al racconto fantastico e all’essai filosofico, non si presenta affatto come un remake stilizzato della narrativa romantica ottocentesca, bensì come espressione originale dell’aspirazione della letteratura contemporanea a trattare i temi ultimi in forma di spettacolare divertissement, quasi nella forma del copione cinematografico o della scrittura scenica.

Ecco così che amore e morte, amicizia e distacco, coraggio e timore, ragione e mistero, scienza e magia, parentela ed estraneità, si vanno manifestando in tutta la loro fugace concretezza nella vana ricerca di una solida affinità (da qui il titolo “antigoethiano”) e in continuo contrasto con la cecità del destino. Di particolare rilievo gli aspetti descrittivi, ecfrastici della narrazione, che trasferiscono le linee aleatorie, direi alchemiche, dell’intreccio nella pulsante concretezza della Roma monumentale o ancora nella nostalgica fragilità dei mosaici ravennati. 

Igor’ Višneveckij, scrittore e musicologo russo emigrato negli Stati Uniti, dove è docente universitario, è senza dubbio una delle voci più interessanti nell’odierno quadro letterario di lingua russa, non solo per le sue opere prosastiche, ma anche per la sua produzione poetica. Accanto a questo lo scrittore si è dedicato anche alla cinematografia, per la quale vale la pena segnalare il film “Leningrado” (2014) ispirato all’omonimo racconto del 2010 già tradotto in italiano e che ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi.

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