"Grazie a Meloni, Italia più glamour". Poi cita la Santanché: Bocchino fa impazzire la sinistra
Siamo ad Otto e Mezzo, il salottino di Lilli Gruber su La7, il programma di approfondimento politico in onda ogni sera. La puntata in questione è quella di martedì 17 dicembre e il fulcro della puntata è Giorgia Meloni, il premier, nel mirino della sinistra più che mai dopo il trascinante discorso che ha chiuso Atreju e dopo le bordate della giornata, il suo intervento in aula alla Camera alla vigilia del Consiglio Ue in cui ha suggerito al Pd di ricorrere "a riti voodoo, poiché le macumbe non funzionano". Il riferimento del premier era alla narrazione catastrofista proposta senza soluzione di continuità dai dem e puntualmente smentita da numeri e attestati di stima. Ospite in studio a Otto e Mezzo, ecco Italo Bocchino, il quale come al solito lottava come un leone, in particolare contro Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano. Il direttore editoriale del Secolo d'Italia sottolinea che "Meloni è brava sul ring", insomma sa rispondere a tono agli attacchi delle opposizioni, att
Siamo ad Otto e Mezzo, il salottino di Lilli Gruber su La7, il programma di approfondimento politico in onda ogni sera. La puntata in questione è quella di martedì 17 dicembre e il fulcro della puntata è Giorgia Meloni, il premier, nel mirino della sinistra più che mai dopo il trascinante discorso che ha chiuso Atreju e dopo le bordate della giornata, il suo intervento in aula alla Camera alla vigilia del Consiglio Ue in cui ha suggerito al Pd di ricorrere "a riti voodoo, poiché le macumbe non funzionano". Il riferimento del premier era alla narrazione catastrofista proposta senza soluzione di continuità dai dem e puntualmente smentita da numeri e attestati di stima.
Ospite in studio a Otto e Mezzo, ecco Italo Bocchino, il quale come al solito lottava come un leone, in particolare contro Marco Travaglio, direttore del Fatto Quotidiano. Il direttore editoriale del Secolo d'Italia sottolinea che "Meloni è brava sul ring", insomma sa rispondere a tono agli attacchi delle opposizioni, attacchi che spesso flirtano con l'insulto. Dunque ricorda che "il presidente del Consiglio deve essere un capo popolo", dicitura assai indigesta al campo progressista. E ancora, ricorda quanto messo nero su bianco da Politico.eu, faro del progressismo mondiale, che ha ricordato come Meloni sia in questo momento "la persona più potente d'Europa".
Sui social, mentre Bocchino parlava e lottava, fioccavano commenti di chi Bocchino e Meloni osteggia. Già, Bocchino li stava mandando ai matti. Ma c'è stata una frase che più di ogni altra ha letteralmente mandato ai matti parte del popolo di X, ovviamente il fronte progressista. "L'Italia con Meloni è diventata più glamour, una meraviglia come dice la pubblicità della Santanchè", ha scandito Bocchino. Apriti cielo: un'Italia più glamour per lor signori è indigeribile. Figuratevi se nella stessa frase viene citata Daniela Santanché. E per comprendere la portata della crisi di nervi basta dare una scorsa su X...
Qual è la vostra reazione?