Gucci lancia un nuovo concept per le sue vetrine
Passeggiando a Milano per Via Montenapoleone o per Galleria Vittorio Emanuele II è difficile non notare le nuove vetrine di Gucci. Mercoledì la label italiana di lusso sotto l’egida del gruppo Kering ha infatti presentato un nuovo concept di allestimento per le sue vetrine, denominato ‘Endless Narratives’. “Ben più che un modello espositivo, Endless Narratives è […]
Passeggiando a Milano per Via Montenapoleone o per Galleria Vittorio Emanuele II è difficile non notare le nuove vetrine di Gucci. Mercoledì la label italiana di lusso sotto l’egida del gruppo Kering ha infatti presentato un nuovo concept di allestimento per le sue vetrine, denominato ‘Endless Narratives’.
“Ben più che un modello espositivo, Endless Narratives è un viaggio attraverso un caleidoscopio culturale in cui libri, oggetti e tesori convergono in perfetta armonia, superando le barriere del tempo e muovendosi fluidamente tra passato, presente e futuro”, recita la nota di presentazione del progetto. La nuova composizione visiva gioca su diversi livelli riflettenti, dove ogni ripiano è a sé stante ma connesso con l’insieme estetico dell’apparato visual della boutique. Luci e specchi ampliano lo spazio e invitano lo spettatore a guardare più in profondità. Sugli scaffali specchiati sono esposti libri, statue in miniatura e repliche di fermalibri.
‘Endless Narratives’ include inoltre una collaborazione con l’artista italiano Luca Pignatelli. Lavorando con tecniche di sugar-lift e collage, la sua serie in edizione limitata di 80 opere d’arte attinge a riferimenti storici e architettonici e trasforma “materiali ordinari in oggetti di profondo significato”.
Gucci – che nello scorso Q3 ha registrato ricavi pari a 1,6 miliardi di euro (-26%) e una diminuzione delle vendite retail del 25% – ha una rete di oltre 500 negozi gestiti direttamente e il piano di implementazione delle nuove vetrine avverrà in più fasi, con i punti vendita di New Bond Street a Londra e di Rue Saint-Honoré a Parigi allineati a Milano. Entro gennaio, inoltre, le vetrine saranno installate anche in altre parti d’Europa, in Medio Oriente, Nord America, America Latina, Giappone, Corea e in negozi selezionati in Australia e Nuova Zelanda.
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