HMDrive - Centurioni: "La realtà aumentata al servizio del piacere di guida" - VIDEO
Il tema dell'evento Quattroruote Next è il futuro dell'automobile, e il futuro passa anche e soprattutto per l'innovazione. Sul palco dell'IBM Innovation Studios è salita la startup HMDrive, che ha sviluppato una tecnologia capace di portare i simulatori di guida nella realtà. Tramite speciali occhiali in realtà aumentata, infatti, informazioni come traiettoria ideale o punti di frenata vengono visualizzate sulle lenti, sovrapposte alla pista. A presentare il suo progetto c'era Marco Centurioni, ceo della startup, intervistato da Mirco Magni, responsabile Autonotizie di Quattroruote. In pratica, io salgo in macchina, metto gli occhiali e inizia la magia... Ma come funziona? proprio come dici, è un'esperienza unica. Un appassionato, o il proprietario di un'auto sportiva va in circuito, indossa gli occhiali e si diverte, perché riesce a guidare meglio. Il nostro sistema con due tecnologie: la prima è legata agli occhiali in realtà aumentata, che proiettano informazioni sovrapposte al co
Il tema dell'evento Quattroruote Next è il futuro dell'automobile, e il futuro passa anche e soprattutto per l'innovazione. Sul palco dell'IBM Innovation Studios è salita la startup HMDrive, che ha sviluppato una tecnologia capace di portare i simulatori di guida nella realtà. Tramite speciali occhiali in realtà aumentata, infatti, informazioni come traiettoria ideale o punti di frenata vengono visualizzate sulle lenti, sovrapposte alla pista. A presentare il suo progetto c'era Marco Centurioni, ceo della startup, intervistato da Mirco Magni, responsabile Autonotizie di Quattroruote.
In pratica, io salgo in macchina, metto gli occhiali e inizia la magia... Ma come funziona?
proprio come dici, è un'esperienza unica. Un appassionato, o il proprietario di un'auto sportiva va in circuito, indossa gli occhiali e si diverte, perché riesce a guidare meglio. Il nostro sistema con due tecnologie: la prima è legata agli occhiali in realtà aumentata, che proiettano informazioni sovrapposte al contesto reale, che ricaviamo dai dati GPS e dalla mappatura del circuito. Il secondo elemento è un pacchetto software, del quale deteniamo il brevetto, che serve a mantenere stabile le informazioni proiettate sulle lenti: calcoliamo i dati dinamici del veicolo e del movimento della testa, e riusciamo così a mantenere i dati al posto giusto.
HMDrive si usa solo in pista? Che futuro avete immaginato per la vostra tecnologia?
Possiamo spaziare in diversi ambiti, dal coaching all'intrattenimento, magari approntando anche gare contro ghost car sul tracciato. Il nostro sistema è un semplice add-on che si può integrare in ambiti diversi, penso alla sicurezza stradale. Molti incidenti sono legati alla distrazione, ma anche alla difficoltà da parte del conducente di comprendere la complessità di determinate situazioni. C'è bisogno di un supporto che fornisca più informazioni, e anche i visori più avanzati al momento non funzionano molto bene, mentre HMDrive sì. Stiamo lavorando a un nuovo monitor con tecnologia spaziale 3D, che visualizza informazioni contestualizzate. Al momento abbiamo già avviato sei progetti pilota con altrettanti costruttori, dalle auto in pista ai trattori ai camion, e l'anno prossimo inizieremo con gli elicotteri.
Da provare dal vivo. La startup HMDrive è legata al Motor Valley Accelerator, l'acceleratore di startup di Modena nato per dare vita alle eccellenze del domani nell'ambito dell'automotive. Per toccare con mano e scoprire i dettagli della tecnologia sviluppata da HMDrive, il prossimo 12 dicembre ci sarà un demo day alla Florim di Sassuolo.
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