I 20 anni di YouTube, storia di una rivoluzione: così il mondo è andato in onda
Il giorno degli innamorati di vent'anni fa rappresenta una di quelle date che segnano con pennarello indelebile il volto della società odierna. Il 14 febbraio 2005, mentre le coppie di ogni angolo del globo erano impegnate nello scambio di baci e cioccolatini, tre ragazzi della contea di San Mateo (California) fondavano YouTube, il social media che più di ogni altro ha rivoluzionato l'industria dell'intrattenimento. A partire da quell'istante ognuno di noi ha avuto la possibilità di diventare regista di se stesso, documentando attraverso un solo pulsante le proprie esperienze di vita e diffondendole ovunque nel mondo. Il San Valentino di due decenni fa passa quindi alla storia per una ragione alternativa a questioni di cuore. Vi ricordate dove e con chi eravate? Riflettendoci su, magari quel giorno vi balzerà alla mente per aver reso migliori le vostre vite sentimentali. Oppure potrebbe suscitarvi un po' di nostalgia per il ricordo di amori passati e mai del tutto assopiti. Chissà se
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Il giorno degli innamorati di vent'anni fa rappresenta una di quelle date che segnano con pennarello indelebile il volto della società odierna. Il 14 febbraio 2005, mentre le coppie di ogni angolo del globo erano impegnate nello scambio di baci e cioccolatini, tre ragazzi della contea di San Mateo (California) fondavano YouTube, il social media che più di ogni altro ha rivoluzionato l'industria dell'intrattenimento. A partire da quell'istante ognuno di noi ha avuto la possibilità di diventare regista di se stesso, documentando attraverso un solo pulsante le proprie esperienze di vita e diffondendole ovunque nel mondo.
Il San Valentino di due decenni fa passa quindi alla storia per una ragione alternativa a questioni di cuore. Vi ricordate dove e con chi eravate? Riflettendoci su, magari quel giorno vi balzerà alla mente per aver reso migliori le vostre vite sentimentali. Oppure potrebbe suscitarvi un po' di nostalgia per il ricordo di amori passati e mai del tutto assopiti. Chissà se nell'oblio dei cervelli di chi ha vissuto l'epoca dei primi anni Duemila si è sbloccato un ricordo.
Dunque YouTube o, per meglio dire, “Tune in, Hook up” (“Sintonizzati, Agganciati”) visto che l'idea originaria dei tre fondatori era quella di sviluppare un'app di incontri che consentisse agli utenti di pubblicare brevi video di presentazione utili a fare colpo sui futuri partner. E se è vero che il progetto non riscosse grande clamore, servì però ai tre ex dipendenti di PayPal per intuire che avevano appena concepito un'idea geniale. Un format unico. I nomi dei protagonisti delle origini di YouTube? Il taiwanese Steve Chen, il tedesco di origini bengalesi Jawed Karim e l'americano Chad Hurley. Da questo miscuglio di culture, dall'esigenza dei tre di reperire filmati sul web relativi al Super Bowl e al devastante tsunami dell'Oceano Indiano (2004) e di farli circolare agilmente in rete, è nato l'attuale secondo sito web più visitato al mondo alle spalle solo dell'inarrivabile Google. Big G che tra l'altro, da predatore qual è, non si fece sfuggire l'opportunità di annetterlo al suo impero soltanto un anno e mezzo dopo la sua nascita, versando ai tre soci la cifra monstre di 1,65 miliardi di dollari. Sintomo di un'esplosione fulminea della piattaforma.
Snoccioliamo ora un paio di curiosità: il primo reperto archeologico di YouTube è un filmato di 16 secondi girato il 15 aprile 2005 proprio da uno dei tre fondatori, Jawed, che si riprendeva nel mezzo di una visita allo zoo di San Diego. Il video si chiama “me allo zoo”, potete rintracciarlo facilmente nell'archivio interminabile della piattaforma e conta 348 milioni di visualizzazioni. Nel guardarlo vi parrà persino buffo per quanto si è evoluto il modo di produrre contenuti oggi. Mentre il video che per distacco vanta il record di click (15 miliardi) è “Baby Shark”, una canzoncina per bambini diffusasi capillarmente in tutto il mondo dal 2016, quasi il doppio rispetto al secondo posto occupato dal simbolo del genere musicale reggaeton “Despacito” (2017).
Numeri citati che lasciano trasparire quanto in soli 20 anni YouTube si sia presa tutto, assumendo i contorni della piattaforma digitale più dinamica e polifunzionale del panorama dell'intrattenimento. YouTube abbraccia qualsiasi target: è l'applicazione più usata nelle Smart tv (più di Netflix!) e quella più battuta per ascoltare musica (più di Spotify!). Ma contiene anche documentari, stralci di talk show, azioni salienti di eventi sportivi, podcast, live streaming e tanto altro ancora. Qui sono nati e cresciuti i primi esemplari di influencer, gli youtuber, poi sbarcati anche su social rampanti come Instragram, Tik Tok e Twitch.
Lungo il cammino non sono mancate controversie significative, specie in merito alla questione spinosa del rispetto dei diritti d'autore. Ma al di là di alcune criticità intrinseche, il colosso statunitense è riuscito nell'impresa di garantire al pubblico quell'interattività che alla televisione è sempre mancata, con l'utente che da passivo può trasformarsi anche lui stesso in produttore di filmati. Ora lanciatevi in un esercizio: immaginate la vostra vita prima di YouTube. È probabile che diverse generazioni sentiranno come mancare un pezzo. Un luogo sconfinato nel quale riempire le giornate.
Qual è la vostra reazione?
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