I cinque punti critici della Maratona di Roma
Manca poco alla Maratona di Roma! Scopri i 5 punti critici del percorso e i consigli dei runner esperti per affrontare al meglio i 42 km della Run Rome The Marathon il 16 marzo.

Manca poco più di una settimana alla Maratona di Roma: i due runner selezionati per la terza edizione di “Maratoneta SuperNews” scaldano i motori e si preparano per i lunghissimi 42 km da correre il prossimo 16 marzo. Il percorso di gara è iconico e spettacolare, ma non privo di insidie: quali sono i punti critici della Run Rome The Marathon? La testata ha chiesto il parere dei protagonisti delle scorse edizioni del progetto: sebbene quest’anno sia leggermente differente dagli anni precedenti, i runner hanno individuato e segnalato i cinque punti critici del lungo percorso: di seguito le zone del tracciato in cui i maratoneti possono incontrare delle difficoltà:
1. La partenza e Viale Marco Polo (km 5)
La partenza è un momento concitato, con curve e cambi di pendenza. In Viale Marco Polo (km 5) c’è una prima breve ma intensa salita: l’entusiasmo iniziale può indurre a esagerare e sprecare energie preziose troppo presto, meglio controllare il passo.
2. Lungotevere (km 15-30), passaggio dopo San Pietro (km 17-18)
Tutto il tratto del Lungotevere è composto da lunghi rettilinei, pochi dislivelli e variazioni. Qui il rischio è mentale: senza curve e con il caldo che si fa sentire si rischia di perdere concentrazione. Serve mantenere il ritmo. Occhio al passaggio dopo San Pietro (km 17-18): dopo essere passati da una delle zone più belle della Capitale bisogna restare concentrati.
3. Il km 30, il Sottopasso di Ripetta (km 30-32)
Il famoso "muro della Regina” giunge fra il Lungotevere dell'Acqua Acetosa e il Villaggio Olimpico. Dopo il 30esimo km, ogni minimo dislivello si fa sentire. Il sottopasso di Ripetta, con la sua discesa seguita subito da una risalita, spezza il ritmo e può far emergere la fatica muscolare. Qui bisogna gestire bene lo sforzo e non lasciarsi sorprendere.
4. I sampietrini, soprattutto dal 34esimo km in poi
I sampietrini iniziano a farsi sentire: il tratto è ricco di monumenti e punti iconici della città (Piazza Navona, Piazza del Popolo, Piazza di Spagna): il rischio è di lasciarsi ammaliare dalla bellezza del contesto e non prestare attenzione a dove si mettono i piedi: il fondo sconnesso diventa un pericolo per le gambe già provate.
5. L’ultimo lunghissimo 42esimo km
L’ultimo tratto sembra infinito: si inizia a intravedere il Circo Massimo, il Colosseo, si sente il traguardo vicino, ma c’è un ultimo strappo e una ripida salita di 200 metri da affrontare. Dopo il 41esimo km anche pochi metri sembrano infiniti. Bisogna stringere i denti e puntare al taglio del traguardo di una delle maratone più affascinanti del mondo.
Qual è la vostra reazione?






