I droni da combattimento entrano ufficialmente nell'arsenale dell'aeronautica USA

Una svolta storica per l'aviazione militare: per la prima volta velivoli senza pilota ricevono designazione ufficiale da combattimento

I droni da combattimento entrano ufficialmente nell'arsenale dell'aeronautica USA

L'era degli aerei da combattimento pilotati non è ancora tramontata, ma l'Aeronautica Militare degli Stati Uniti ha compiuto un passo decisivo verso il futuro designando ufficialmente due prototipi di droni come velivoli da combattimento. Questa decisione segna un momento storico nell'evoluzione della guerra aerea.

I due velivoli in questione, lo YFQ-42A prodotto da General Atomics e lo YFQ-44A sviluppato da Anduril Industries, sono stati recentemente classificati con designazioni ufficiali che li identificano come aerei da combattimento a tutti gli effetti. Nel sistema di classificazione americano, queste sigle indicano: Y (prototipo), F (caccia), Q (aeromobile senza equipaggio), seguiti dal numero di progetto (42 e 44) e dalla lettera di serie (A).

Le principali potenze militari mondiali hanno mostrato un crescente interesse verso gli aerei da combattimento senza pilota negli ultimi anni. Non è infrequente imbattersi in analisi che si interrogano su quale sarà l'ultimo jet progettato per trasportare un pilota umano. Sebbene non siamo ancora al punto in cui i piloti vengono "mandati in pensione", i vantaggi militari offerti da aeromobili autonomi sempre più sofisticati diventano più evidenti con il passare del tempo.


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