"I tedeschi non avevano torto": il post della vergogna di Pucciotti sugli ebrei
L'antisemitismo dilaga e aumentano i casi di dichiarazioni choc contro il popolo ebraico. Marco Pucciotti, uno dei più importanti imprenditori del mondo food di Roma, il 18 novembre ha scritto un post su Facebook, visibile a tutti, che non lascia spazio all'interpretazione. "Comunque: Egiziani, Romani, Turchi, Russi, Tedeschi. Ecc. Ecc. Non è che tutti avevano torto eh", ha digitato. Un riferimento, questo, non alla guerra scoppiata in Medio Oriente o al governo di Benjamin Netanyahu, ma al popolo ebraico e alla sua storia. Come riporta il Corriere della Sera, sui social Pucciotti allude "alla cacciata degli ebrei dall'Egitto raccontata dal libro dell'Esodo, all'espulsione da Roma da parte dell'imperatore Tiberio, alla distruzione del Tempio. E poi ai pogrom dell'armata bianca filo zarista, alle campagne contro il cosmopolitismo borghese di Stalin. E infine, ma non infine, alla Shoah nazista, alla deportazione e ai campi di sterminio". Molti sono stati i commenti arrivati in
L'antisemitismo dilaga e aumentano i casi di dichiarazioni choc contro il popolo ebraico. Marco Pucciotti, uno dei più importanti imprenditori del mondo food di Roma, il 18 novembre ha scritto un post su Facebook, visibile a tutti, che non lascia spazio all'interpretazione. "Comunque: Egiziani, Romani, Turchi, Russi, Tedeschi. Ecc. Ecc. Non è che tutti avevano torto eh", ha digitato. Un riferimento, questo, non alla guerra scoppiata in Medio Oriente o al governo di Benjamin Netanyahu, ma al popolo ebraico e alla sua storia. Come riporta il Corriere della Sera, sui social Pucciotti allude "alla cacciata degli ebrei dall'Egitto raccontata dal libro dell'Esodo, all'espulsione da Roma da parte dell'imperatore Tiberio, alla distruzione del Tempio. E poi ai pogrom dell'armata bianca filo zarista, alle campagne contro il cosmopolitismo borghese di Stalin. E infine, ma non infine, alla Shoah nazista, alla deportazione e ai campi di sterminio".
Molti sono stati i commenti arrivati in risposta. Almeno 77 i mi piace e 16 i cuori. Tra questi, emerge quello dello chef campano Pasquale Torrente. Ad accorgersene è stato Paolo Manfredi, che ha usato nettezza di parole per denunciare quanto letto: "Qui non siamo nel legittimo diritto di critica al governo di Israele, questo è puro e semplice antisemitismo. Che schifo". L'imprenditore non è certo l'unico del mondo del food a esporsi contro gli ebrei. Caso ormai noto è quello di Chef Rubio, che è addirittura arrivato ad alzare la voce contro i "cronisti sionisti" e che è stato denunciato dalla Digos alla Procura di Milano per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale. "Se c'è qualcuno che non dorme la notte ed è in grado di selezionare dei muri dove sa che all'interno di quelle case abitano degli agenti sionisti: 3,80 euro di bomboletta e comincia a scrivere", aveva detto.
Qual è la vostra reazione?