Il mandato di battezzare

Nella foto: Maria Angela Mariano durante il bettesimo. Foto di ©BERTHOLD-HILDEBRAND Maria...

Il mandato di battezzare
Nella foto: Maria Angela Mariano durante il bettesimo. Foto di ©BERTHOLD-HILDEBRAND

Maria Angela Mariano è la prima laica italiana ad aver ricevuto in Germania il mandato di impartire il sacramento del battesimo. Era il 1999 quando l’allora vescovo della diocesi di Rottenburg/Stuttgart, il cardinale Walter Kasper, le conferì il mandato di Gemeindereferentin. Dal 2007 Maria Angela Mariano lavora nella comunità del Sacro Cuore di Rottweil dove è anche “pastorale Ansprechperson”, persona di riferimento per la pastorale, potremmo dire. La gente la apprezza, le vuole bene e vivono con lei una realtà ecclesiale, impensabile in molte altre comunità in Germania ma anche in Italia. Oltre a celebrare le esequie, il 22 febbraio scorso ha impartito il suo primo battesimo nella chiesa Auferstehung Christi

Come è possibile? Ma andiamo poco per volta. Che cosa fa una Gemeindereferentin? Un termine corrispondente in lingua italiana non si trova, forse si può dire, con un termine usato anche in Italia, dirigente di comunità.

I compiti sono ben precisi e fissati dal profilo professionale (Arbeitsbeschreibung), stilato dal referente diocesano e dal parroco. I miei compiti sono ampi: preparazione al matrimonio, alle cresime, alle prime comunioni e le esequie funebri. Poi ci sono le visite pastorali a domicilio, i colloqui con le persone che hanno bisogno di conforto, di essere capite, non giudicate. Inoltre, circa 15 anni fa la diocesi mi ha assegnato su richiesta del consiglio pastorale, del decano e del parroco responsabile, il compito di pastorale Ansprechperson. Anche in questo caso è difficile tradurre questa funzione in italiano ma significa che ho la responsabilità di guidare, in parte e in modo autonomo, la comunità italiana. Questo spazio di autonomia viene stabilito con la diocesi e il parroco responsabile.

Tra i tanti tuoi servizi di cui dicevi sopra c’è il rito delle esequie. È stato facile farti accettare in questo servizio dalla gente?

Nel 2000 feci un corso per poter celebrare le esequie in lingua tedesca. Questo servizio non è un sacramento e pertanto lo può conferire anche un laico. È stata dura farlo accettare perché la mentalità della gente non concepiva altri che il sacerdote. Allora era il prete a capo di questo servizio e la gente che chiedeva il funerale, non lo pensava isolato dalla messa. Quindi era logico che lo celebrasse solo il sacerdote. Ma con sempre meno preti e molti funerali, le forze dei sacerdoti non bastavano. Così la diocesi di Rottenburg/Stuttgart pensò di mettere anche laici, ossia personale impiegato nella pastorale, a compiere questo servizio. Abbiamo iniziato che eravamo in 21, adesso siamo tantissimi ed ora la celebrazione delle esequie è stata inserita nel programma di formazione teologico pastorale della diocesi. Chi conclude la formazione ha automaticamente anche questo mandato.
Quando nel 2007 mi sono trasferita da Filderstadt (vicino Stoccarda) a Rottweil, ho trovato la stessa situazione: i fedeli non accettavano un laico, tantomeno una donna a fare le esequie. Addirittura all’inizio il sacerdote supervisionava i funerali che facevo, temeva un po’ l’opinione dei fedeli perché qui a Rottweil sono stata la prima donna a celebrare i funerali. Adesso nel 2025 le cose sono molto cambiate anzi, devo stare attenta che non li diano tutti da fare a me.

Il servizio pastorale che Maria Angela Mariano svolge nella sua comunità del Sacro Cuore di Gesù a Rottweil si è ampliato di pari passo con le aperture della diocesi verso laiche e laici, ora anche per i battesimi. Il 22 febbraio scorso ha battezzato per la prima volta. È la prima italiana, almeno in Germania, ad aver ricevuto il mandato come straordinaria donatrice di battesimo (außerordentliche Taufspenderin).

Sì, sono addirittura la prima non tedesca in Germania. Le diocesi svizzere e la diocesi di Linz in Austria hanno potuto acquisire esperienza in questa pratica pastorale già da molti anni. Basandosi su queste esperienze, anche la diocesi di Rottenburg/Stoccarda ha voluto seguire questo cammino. Attualmente la diocesi di Rottenburg/Stuttgart è la prima ma altre diocesi stanno discutendo se seguire questa strada.

Quali sono stati i passaggi che hanno reso possibile questo cammino?

Naturalmente non è stato un passo facile arrivare a concedere ai laici e alle laiche di conferire il battesimo. Ma se si vuol cambiare qualcosa nella Chiesa è bene iniziare da qualche parte ed il nostro vescovo emerito Gebhard Fürst pensò di iniziare dal battesimo anche perché il codice di diritto canonico lascia uno spiraglio aperto: infatti in casi di emergenza chiunque può battezzare.
Come per ogni novità, il vescovo sinodalmente interpellò tutti gli organismi importanti della diocesi: il consiglio dei sacerdoti, il consiglio diocesano, il consiglio dei laici impiegati, il capitolo, la Commissione delle donne (Frauenkommission) che per prima avanzò la richiesta. L’atteggiamento ecclesiologico che ci sta dietro è l’uguaglianza di tutti i battezzati che si riflette anche nel fatto che trasmettiamo ciò che ci è stato donato. Aprendo l’offerta battesimale, i carismi degli uomini e delle donne prendono vita e vengono portati a servizio degli altri. Ciò offre inoltre alle donne una nuova opportunità di servire la Chiesa. La prospettiva femminile su questa fase della vita e la partecipazione alla pratica del sacramento del battesimo è un arricchimento.

Ora, il vescovo Klaus Krämer continuerà su questa strada? Verranno attivati altri corsi di preparazione?

Il nostro vescovo ancora non si è ancora espresso in proposito perché vuole sondare un po‘ la situazione pastorale. Però sono fiduciosa che non si tirerà indietro e farà partire un terzo corso. Nel 2023 ci fu il primo corso con 26, fra laiche e laici. In seguito il vescovo emerito lasciò disposizioni per attivare un secondo corso a cui ho partecipato. Eravamo in 30 e il 27 novembre 2024, quando la sede vescovile era ancora vacante, in una celebrazione della liturgia della parola presieduta dall’amministratore diocesano, Klemens Stroppel, ho ricevuto il mandato ufficiale.

Sopra hai accennato alla Commissione delle donne, la Frauenkommission della diocesi, istituita dal vescovo emerito Fürst, e di cui fai parte. Anche la Frauenkommission continuerà a esistere con il vescovo Krämer? Di che cosa si occupa questa commissione e perché è stata istituita?

La funzione dirigente nella Chiesa è occupata pressoché da uomini e penso che è per questo motivo che il vescovo volesse assolutamente un organo consultivo di dodici donne per rendersi conto di che cosa avevano bisogno le donne nella curia, nella chiesa, nella società. Si trattava di situazioni varie: da omelie ostili alle donne da parte di alcuni preti, a casi di molestie sessuali, ma anche di proposte per valorizzare le competenze femminili nella curia. Ad esempio la Frauenkommission è riuscita a consigliare al vescovo di impiegare più donne in posizione dirigente. Infatti ora c’è una donna a capo del personale in tandem con un presbitero. Siamo riuscite a far sì che le donne impiegate in ruoli di dirigenza siano più del 30%. Abbiamo anche consigliato sul battesimo ai laici. L’ultima parola spetta comunque sempre al vescovo. In questi anni nella Frauenkommission mi sono resa conto che abbiamo raggiunto traguardi che non avremmo immaginato. Il mandato, fissato per statuto, è di quattro anni rinnovabili per altri quattro. Non è eleggibile ma si accede solo per chiamata da parte del vescovo. Dopo otto anni si conclude ora il mio mandato ed è stata un’esperienza unica perché ho visto piano piano cambiare tantissime cose anche grazie alla perseveranza delle donne della Frauenkommission.


Leggi anche l’articolo sul periodico dell’unità pastorale di Rottweil, Hausen e Neukirch.

Maria-Angela Mariano wurde zum Taufen beauftragt – Seelsorgeeinheit Rottweil-Hausen-Neukirch

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