Il ministro Urso presenta il ‘piano moda’ a Milano: “Dobbiamo fare squadra”
“Credo sia il momento giusto per fare squadra, fare sistema in Italia e per questo abbiamo ritenuto doveroso presentare il piano innanzitutto a chi, anche per quello che di successo ha fatto nel mondo, conosce la forza del made in Italy”. Con queste parole il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) Adolfo […]

“Credo sia il momento giusto per fare squadra, fare sistema in Italia e per questo abbiamo ritenuto doveroso presentare il piano innanzitutto a chi, anche per quello che di successo ha fatto nel mondo, conosce la forza del made in Italy”.
Con queste parole il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) Adolfo Urso ha concluso ieri l’incontro con gli imprenditori della moda tenutosi a Milano e durante il quale ha presentato il piano moda volto a rafforzare la filiera e accelerare l’internazionalizzazione del settore, anche a fronte della ‘guerra commerciale’ a suon di dazi con gli Usa.
Al centro, il sostegno agli investimenti e il consolidamento della filiera, oltre all’individuazione delle metodologie più rapide per affrontare la crisi di liquidità grazie a fondi di garanzia e rotativi. L’incontro, tenutosi a porte chiuse a Milano, è stato organizzato – oltre che dal Mimit e Urso- da Camera Nazionale della Moda Italiana (Cnmi) e Altagamma.
Tra i protagonisti anche i vertici di Invitalia, Cdp, Sace e Ice, e imprenditori e manager in rappresentanza dei brand che popolano il comparto, uniti dall’urgenza di individuare possibili risposte alle criticità congiunturali e strutturali della filiera.
Avrebbe dovuto essere presente anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che però ha dato forfait a causa dell’emergenza terremoto in Campania. La prospettiva della sua presenza – fa notare Il Sole 24 Ore – non aveva lasciato indifferenti gli addetti ai lavori del sistema moda, considerando come fosse dai tempi di Matteo Renzi al Governo (e che nel 2016 aveva inaugurato la fashion week milanese) che un premier non si interessava attivamente alle sorti della fashion industry.
Riguardo all’attuazione concreta del ‘piano moda’, Urso ha anticipato: “Martedì prossimo presenterò il piano alle associazioni della filiera e quindi il 24 di marzo al tavolo della moda che abbiamo già convocato. Il piano moda Italia per ripartire da dove abbiamo iniziato, dallo stile e della cultura italiani. Ora dobbiamo consolidare il nostro saper fare”.
Per il comparto, come anticipato al precedente tavolo della moda, sono stati stanziati 250 milioni di euro per il 2025, così ripartiti: 100 milioni destinati ai contratti di sviluppo, 100 milioni ai mini contratti di sviluppo, 15 per accompagnare la transizione ecologica e digitale e 30,5 milioni per promuovere la sostenibilità nel settore. Un budget che si inserisce nell’ambito di un piano da 22 miliardi di euro destinato alle imprese di tutti i settori produttivi.
“L’incontro di oggi, riunendo istituzioni e imprese – ha commentato ieri Carlo Capasa, presidente di Cnmi – ha rappresentato un prezioso momento di confronto e sintesi sui temi più urgenti che riguardano l’industria della moda, e che richiedono importanti politiche e azioni di sistema. L’obiettivo comune è la salvaguardia della filiera, asset fondante del Made in Italy, a partire dall’implementazione di un sistema di trasmissione del sapere artigiano”.
Gli ha fatto eco Matteo Lunelli, presidente di Altagamma: “La moda, insieme agli altri settori del made in Italy di eccellenza, che sempre più convergono, è un comparto trainato dai grandi brand, ma che si appoggia su un ecosistema di piccole e medie imprese e di competenze che va protetto e valorizzato. In questa congiuntura negativa e in una fase di forte incertezza geopolitica, la tutela della filiera è quindi la priorità comune di imprese, associazioni e istituzioni (…) Oggi il ministro Urso in questo incontro ha testimoniato l’attenzione sua e del Governo verso un comparto che rappresenta una locomotiva della nostra economia, oltre che un elemento identitario del nostro Paese”.
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