In Giappone è vietato fotografare le geishe
Ecco le regole nel quartiere di Gion, della città di Kyoto, dove non è permesso fotografare le geishe, per non incorrere in costose multe.
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Il turismo in Giappone, negli ultimi anni, continua a crescere in modo esponenziale, soprattutto dopo la riapertura totale delle frontiere nel 2022 e per la possibilità di godere di un cambio Euro/Yen molto vantaggioso.
Tutto questo enorme afflusso di turisti ha portato però le amministrazioni locali ad attuare manovre ancora più stringenti verso i turisti ed in determinati luoghi, con l’obiettivo di sensibilizzare i visitatori sull’importanza del rispetto per la cultura locale. Soprattutto nella città di Kyoto, dove, nel famoso quartiere di Gion, le tradizionali figure della geisha e delle maiko, l’apprendista geisha, sono state prese di mira dai turisti per le proprie fotografie.
Queste donne non sono attrazioni turistiche, ma artiste altamente qualificata, con alle spalle anni di studio delle arti tradizionali giapponese. Proprio per questo è stato introdotto il divieto di fotografarle.
Perché è vietato fotografare le geishe
Il Giappone è un Paese molto famoso per le sue tradizioni millenarie, ragion per cui è importante salvaguardarle.
In favore di ciò, dal 2019 è in vigore un divieto di fotografare le geishe nell’area di Gion, quartiere vivo e molto apprezzato dai visitatori della famosa città di Kyoto. Negli anni precedenti, infatti, molte donne hanno denunciato comportamenti inappropriati da parte di molti turisti, come essere seguite, fotografate senza consenso e persino toccate. Molti turisti, tra i più sfacciati, sono addirittura entrati all’interno di proprietà private per ottenere scatti ravvicinati, creando situazioni sgradevoli e di forte disagio.
Questo divieto, oggi, è ancora in vigore ed è stato rafforzato con ulteriori nuove misure di controllo. All’ingresso del quartiere, e tra le sue vie, sono state installate diverse telecamere di sorveglianza per salvaguardare le geishe oltre che numerosi cartelli informativi, presenti in diverse lingue, che comunicano il divieto di fotografare ed importunare le artiste lungo la strada. Inoltre, sono stati scelti ed introdotti volontari locali che informano i turisti sulle regole di comportamento da seguire nel quartiere.
Si tratta di misure accolte molto positivamente dalla comunità locale, che ha trovato così un equilibrio tra la necessità di preservare le sue antiche tradizioni e quella di accogliere turisti e viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Molte persone, infatti, non comprendono il significato culturale e storico delle geishe e spesso le percepiscono come semplici soggetti da fotografare, senza considerare il rispetto dovuto alla loro figura.
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Cosa si rischia fotografando una geisha?
Chiunque fotografi una geisha rischia una multa di 15.000 yen, ovvero circa 100€, in aumento rispetto alla sanzione iniziale di 10.000 yen.
Mentre è possibile scattare foto della strada principale del quartiere storico di Gion, allo stesso tempo è assolutamente vietato scattare foto che includono strade private o vicoli secondari. Sono presenti cartelli in queste strette, ma suggestive vie, che avvisano di questo divieto. In caso di comportamenti particolarmente molesti o recidivi, il trasgressore potrebbe anche essere allontanato dalla zona o ricevere un divieto di accesso temporaneo al quartiere.
Negli ultimi anni, il Giappone ha investito molto nel turismo responsabile, tramite l’attuazione di diversi programmi di sensibilizzazione, che vengono regolarmente diffusi nelle zone più turistiche, con guide e brochure che spiegano il codice di condotta corretto per visitare questi luoghi dal valore storico e culturale molto grande.
Per permettere ai visitatori di non violare questi divieti e poter scoprire molto di più sulle geishe e delle maiko, sono stati creati anche numerosi tour organizzati, che raccontano proprio di questa storica tradizione, così da comprendere meglio la cultura locale e senza disturbare le artiste nelle loro attività quotidiane, partecipando a esperienze organizzate, come spettacoli di danza o cerimonie del tè in case da tè autorizzate.
Queste regole possono sembrare troppo rigide, ma sono necessarie per garantire che le affascinanti ed antiche tradizioni giapponesi possano continuare a esistere, senza essere compromesse dal fenomeno dell’overtourism. Kyoto resta una città magica, ricca di storia e bellezza, e rispettare le sue usanze è il modo migliore per viverla nel modo più autentico possibile.
Qual è la vostra reazione?
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