Innovazione digitale e sostenibilità: presente e futuro dei costruttori di macchine

Aprile 11, 2025 - 12:00
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Innovazione digitale e sostenibilità: presente e futuro dei costruttori di macchine

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Innovazione digitale e sostenibilità: presente e futuro dei costruttori di macchine



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Schneider Electric si conferma un partner strategico per i costruttori di macchinari che guardano a un futuro all’insegna dell’innovazione digitale e della sostenibilità. Nel corso di un momento di confronto sulle trasformazioni in atto nel settore, l’azienda ha messo in evidenza come digitalizzazione, elettrificazione e automazione siano i pilastri per un’innovazione sostenibile e competitiva

Pubblicato il 10 apr 2025


Schneider Electric Point of View

innovazione e sostenibilità

Mai come oggi, con l’innovazione che avanza a ritmi sempre più serrati e la crescente spinta sociale e normativa verso la sostenibilità, la capacità di creare una visione condivisa e di lavorare in sinergia lungo tutta la filiera si rivela essenziale per costruire un’industria più resiliente e reattiva alle nuove esigenze del mercato.

Da questa idea ha preso le mosse “IMPACT – Shaping the Future of the OEM Market”, l’evento organizzato da Schneider Electric presso il suo Innovation Hub di Casalecchio di Reno: un importante momento di confronto sulle trasformazioni in atto nel settore dei costruttori di macchinari, mettendo in evidenza come digitalizzazione, elettrificazione e automazione siano i pilastri per un’innovazione che punti a migliorare sostenibilità e competitività. L’incontro, il primo di una serie di appuntamenti dedicati agli OEM – gli “impact makers” dell’industria e ai Distributori specialisti di automazione, ha rappresentato un’opportunità per riflettere sulle sfide del futuro e sulle strategie per affrontarle.

Un punto centrale della discussione è stato il ruolo chiave della tecnologia nel ridisegnare i processi produttivi, rendendoli più efficienti, flessibili e sostenibili. A tal proposito, Schneider Electric non si propone solo come fornitore di soluzioni avanzate, ma anche come trusted advisor, un consulente strategico capace di affiancare gli OEM italiani nel percorso verso un’industria più integrata, digitale e a basso impatto ambientale.

L’evento ha dato voce anche ai protagonisti dell’industria, gli end users, creando un dialogo aperto tra costruttori di macchine e produttori, per comprendere le loro esigenze e individuare le opportunità di crescita e innovazione. L’obiettivo? Costruire insieme il futuro dell’automazione, combinando competenze, tecnologie e visione strategica.

Il nome stesso dell’iniziativa, IMPACT, racchiude il messaggio centrale dell’incontro: “impattare”, lasciare un segno concreto nel settore, promuovendo un’innovazione che non sia solo tecnologica, ma anche culturale. Ecco perché accanto alla parola “impact” c’è “maker”, a sottolineare il valore della collaborazione nel dare forma a un progetto comune, capace di trasformare il panorama industriale italiano.

Schneider Electric continua così a essere un punto di riferimento per il mondo OEM e nei prodotti e soluzioni di automazione, accompagnando le aziende in un percorso di crescita che passa attraverso la digitalizzazione e l’adozione di soluzioni sempre più intelligenti e integrate. Essere impact makers significa essere protagonisti del cambiamento, e Schneider Electric è pronta a guidare questa trasformazione.

La visione di Schneider Electric per l’industria del futuro

L’Industria 5.0 segna un nuovo paradigma produttivo in cui flessibilità, digitalizzazione e collaborazione lungo la filiera diventano leve strategiche per la competitività e la crescita sostenibile. In un mercato in continua evoluzione, le aziende di successo sono quelle in grado di adattarsi rapidamente, ottimizzare le risorse e innovare i propri modelli di business.

Schneider Electric guida questa trasformazione con un approccio Green & Smart, basato su digitalizzazione, automazione ed elettrificazione. La multinazionale mette a disposizione soluzioni avanzate in quattro ambiti strategici: industria, edifici, infrastrutture e data center, abilitando un ecosistema produttivo più intelligente e sostenibile.

“Il percorso di crescita di Schneider Electric e la sua evoluzione strategica da protagonista del mondo dell’energia, dell’efficientamento e dell’elettrificazione, a fornitore anche di soluzioni di automazione e gestione dei dati in un’ottica 4.0, di convergenza IT-OT e avvento dell’IIoT, perseguito anche attraverso oltre 180 acquisizioni nel corso degli anni, pone l’azienda in una posizione privilegiata per guidare OEM e clienti finali nel percorso verso una produzione intelligente e sostenibile” ha sottolineato Claudio Giulianetti, Vice President Industrial Automation di Schneider Electric Italia.

Nel suo intervento Giulianetti ha evidenziato come l’integrazione tra digitalizzazione, elettrificazione e automazione rappresenti un vero e proprio “tris vincente” per gli OEM, abilitando nuove opportunità di innovazione sostenibile. Schneider Electric, infatti, offre soluzioni integrate che uniscono energia, automazione e digitalizzazione, sfruttando prodotti connessi, protocolli aperti e infrastrutture IT-OT convergenti. Questo approccio consente di raccogliere dati da macchine e impianti, trasformandoli in informazioni strategiche per ottimizzare i processi e migliorare il processo decisionale.

Ogni tecnologia sviluppata dall’azienda è nativamente interconnessa e in grado di comunicare con i sistemi di controllo locale (Edge Control, come PLC, motion control, BMS e soluzioni per data center) e con le piattaforme software dedicate a applicazioni IoT, analisi dei dati e servizi avanzati.

“È questa la strategia di Schneider Electric: fornire soluzioni ed expertise in un mondo in cui l’energia e l’automazione sono sempre più interconnesse, per migliorare sia la produzione degli OEM in quanto costruttori di macchine, sia le soluzioni offerte ai clienti finali, mirando a una maggiore sostenibilità e resilienza industriale” ha affermato Giulianetti.

Ma l’innovazione non può prescindere dalla sostenibilità, un valore strategico che Schneider Electric integra da oltre 15 anni nel proprio modello di business e nella cultura aziendale. L’esperienza maturata sull’efficientamento delle proprie infrastrutture dimostra che decarbonizzare significa anche ridurre i costi, aumentare l’efficienza e migliorare la competitività. Un approccio che oggi l’azienda trasferisce ai clienti, offrendo soluzioni scalabili e ad alto valore aggiunto, capaci di rendere gli impianti dei clienti non solo più sostenibili, ma anche più competitivi e redditizi, aprendo la strada a un futuro dove impatto ambientale e performance economica crescono insieme.

Innovazione e sostenibilità nell’automazione

In un momento storico caratterizzato da due velocità – da un lato, un’economia che fatica a superare le incertezze degli ultimi anni, dall’altro, un’innovazione tecnologica sempre più veloce, che impone alle aziende di stare al passo con un ritmo frenetico -, Schneider Electric si posiziona come una industrial tech company, capace di coniugare innovazione e sostenibilità per supportare al meglio i clienti nella loro transizione energetica e digitale.

“La risposta di Schneider Electric a questa sfida è chiara e si basa su un’equazione vincente: Digitale + Elettricità + Automazione = Sostenibilità. Il digitale è il motore dell’efficienza, l’elettricità è indispensabile per la decarbonizzazione e l’automazione garantisce prestazioni elevate e la capacità di concretizzare l’innovazione tecnologica. Se questi tre elementi fanno parte della nostra strategia, la sostenibilità diventa una conseguenza naturale. L’azienda sarà, di fatto, Green & Smart, perché non esiste vera sostenibilità senza digitalizzazione”, ha spiegato Tommaso Valle, OEM Sales& Marketing Director di Schneider Electric Italia.

Tuttavia, per essere davvero efficaci, è fondamentale adottare un piano strategico chiaro, con obiettivi definiti, azioni concrete e priorità ben strutturate. “Questo è spesso un compito complesso per le PMI, ed è proprio per supportarle che abbiamo sviluppato un servizio di consulenza specializzato. Grazie ai nostri sustainability advisor, affianchiamo le aziende nella misurazione dei consumi, offrendo una fotografia dettagliata del loro attuale profilo in termini di emissioni di CO₂ e impatto ambientale. Da qui, le guidiamo passo dopo passo nell’individuazione degli obiettivi strategici e delle azioni più efficaci per raggiungerli, sempre tenendo conto degli investimenti disponibili e garantendo un ROI chiaro e misurabile”, ha aggiunto Valle.

La sostenibilità non è solo una necessità, ma un’enorme opportunità. Le aziende più sostenibili sono anche quelle più longeve, più redditizie e più attrattive per investitori, clienti e talenti, oltre ad essere le più propense ad adottare soluzioni innovative. Una strategia sostenibile, come ampiamente riconosciuto, non si limita a generare benefici ambientali o reputazionali, ma può avere un impatto diretto e misurabile sul business in termini di riduzione dei consumi di materiali ed energia, aumento dell’efficienza operativa e rafforzamento della competitività e della capacità di differenziazione, con effetti concreti su fatturato e profittabilità.

“Per questo la nostra sfida è fornire ‘industrial technology for a sustainable company’, rivolgendoci agli OEM sia in quanto costruttori di macchine, sia in quanto aziende manifatturiere, produttive, e proponendo loro tecnologie, soluzioni e consulenza a supporto delle relative esigenze per rispondere alle sfide della transizione 5.0″.

L’offerta tecnologica copre un’ampia gamma di soluzioni per l’automazione avanzata, dalla meccatronica alla robotica, fino all’integrazione del digital twin e della realtà aumentata e virtuale. Le aziende possono gestire i loro impianti con control room centralizzate e sfruttare algoritmi avanzati per monitorare in tempo reale le prestazioni, ridurre le emissioni di CO2 e ottimizzare i consumi.

Grazie alle tecnologie Schneider Electric, è possibile controllare da remoto gli impianti, raccogliere dati strategici, confrontare le performance delle macchine e individuare eventuali sprechi di energia o risorse, intervenendo su un aspetto cruciale per il futuro delle aziende: l’efficienza energetica.

Le soluzioni Schneider Electric spaziano dagli impianti produttivi al settore building e alla distribuzione elettrica, garantendo un’ottimizzazione a 360° dell’intera azienda. Attraverso EcoStruxure for Industry, la multinazionale mette a disposizione hardware e software avanzati che permettono alle imprese di affrontare le sfide della transizione energetica e digitale con tecnologie all’avanguardia e strategie sostenibili, assicurando competitività e responsabilità in un panorama industriale in continua evoluzione

5.0 e digitalizzazione: flessibilità e valore per la competitività della filiera

Il profitto passa dunque attraverso la sostenibilità ambientale e aziendale. Ma questo non basta. Come saranno quindi le fabbriche del futuro? Certamente sostenibili, ma anche iper flessibili, autonome o gestite da remoto, human friendly e collaborative grazie all’interazione uomo-macchina. Se l’automazione, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale hanno caratterizzato la quarta rivoluzione industriale, la nuova transizione industriale punta su una maggiore resilienza e sulla valorizzazione del contributo umano, affiancando alla tecnologia una forte attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale.

“Si passa da un focus sull’efficienza pura a una visione che valorizza le persone, la sostenibilità ambientale e l’adattabilità ai cambiamenti, nella quale anche l’innovazione non è solo tecnologica ma anche sociale ed economica, sposando un’idea di circolarità”, ha spiegato Priscilla Russo, Finance Department project Manager UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio), intervenuta all’evento per portare la prospettiva dell’Associazione sulla necessità di integrare l’innovazione tecnologica con una visione più inclusiva e sostenibile per il futuro delle industrie.

Le tecnologie chiave dell’Industria 5.0 – intelligenza artificiale, realtà aumentata, robotica avanzata e soluzioni green – non solo ottimizzano la produzione e riducono gli sprechi, ma migliorano anche la gestione dell’energia e la formazione delle competenze. “L’obiettivo è creare un ecosistema produttivo completamente connesso, capace di monitorare le prestazioni in tempo reale, prevenire guasti e garantire massima efficienza lungo l’intera filiera. Un aspetto strategico per il futuro delle aziende è la servitizzazione, ovvero il passaggio dalla vendita di prodotti alla fornitura di servizi integrati”, ha affermato Russo. Secondo le previsioni, entro il 2026 l’adozione di modelli servitizzati crescerà del 40%, portando vantaggi economici, strategici e ambientali. In questo scenario, UCIMA si propone come guida per accompagnare il settore verso un futuro sempre più integrato e competitivo.

Le esigenze dei produttori e il ruolo chiave degli OEM nella transizione 5.0

Per costruire un futuro industriale sempre più efficiente e sostenibile, il dialogo tra produttori e costruttori di macchine (OEM) è fondamentale. Proprio con questo obiettivo, durante l’evento “IMPACT – Shaping the Future of the OEM Market”, due importanti aziende hanno portato il loro punto di vista, evidenziando le esigenze più pressanti degli end user e le opportunità di innovazione che gli OEM possono cogliere.

Interconnessione e diagnostica avanzata: il valore della digitalizzazione

Uno degli aspetti chiave emersi riguarda il ruolo sempre più centrale della digitalizzazione negli impianti produttivi. Come ha spiegato Marco Scognamiglio, Technical Development Professional – Project Engineering Bakery Southern Europe di Barilla Spa, oggi le fabbriche sono ambienti altamente interconnessi, in cui le macchine devono dialogare tra loro in modo fluido per ottimizzare la produzione. “Migliorare l’interconnessione tra le macchine e favorire l’integrazione tra sistemi di diversi fornitori è un obiettivo prioritario per gli end user. Un’infrastruttura digitale efficiente permette non solo uno scambio di dati più efficace, ma anche una diagnostica integrata, essenziale per il monitoraggio e l’ottimizzazione delle linee produttive”.

In questo contesto, è cruciale adottare protocolli aperti, che consentano una maggiore interoperabilità tra macchinari di marchi diversi, riducendo i tempi di ingegnerizzazione e facilitando la messa in funzione di linee produttive complesse.

Robotica e meccatronica: flessibilità e sicurezza nei processi produttivi

Un altro aspetto determinante è l’automazione avanzata, che grazie alla meccatronica e alla robotica permette di migliorare la flessibilità produttiva e la sicurezza nei processi. Massimo Cecchetti, E&T Director Global Engineering & Technology di Merck Spa, ha sottolineato come queste tecnologie rappresentino un’opportunità di trasformazione per diversi settori, in particolare per quello farmaceutico. “L’integrazione di robot collaborativi nelle nostre linee di produzione ci permette di aumentare il livello di sicurezza nei laboratori, riducendo il rischio di contaminazione umana e migliorando l’affidabilità dei processi”.

L’introduzione di sistemi automatizzati e intelligenti consente inoltre di rispondere con maggiore agilità alle esigenze di personalizzazione della produzione, una richiesta sempre più forte in diversi settori industriali.

Efficienza energetica e sostenibilità: un imperativo per il futuro

Oltre alla digitalizzazione e alla robotica, è stato centrale nel dibattito il tema della sostenibilità. Gli end user richiedono sempre più trasparenza e controllo sui consumi energetici delle macchine, per individuare margini di miglioramento e ridurre l’impatto ambientale degli impianti. “È fondamentale poter monitorare in modo puntuale i consumi energetici, pneumatici, elettrici e termici di tutti i componenti delle macchine. Questo permette di ottimizzare la produzione e gestire in modo più intelligente le risorse, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO₂”.

In un’epoca in cui le normative ambientali sono sempre più stringenti e l’accesso agli incentivi della Transizione 5.0 dipende dal rispetto di precisi parametri di efficienza, gli OEM hanno la responsabilità di progettare macchine che favoriscano il risparmio energetico e che possano essere facilmente integrate in un ecosistema produttivo più sostenibile.

Il ruolo degli OEM nella Transizione 5.0

Gli OEM non sono solo fornitori di macchinari, ma attori chiave nella trasformazione dell’industria. Il loro compito è quello di sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate, che rispettino i principi dell’Industry 5.0 e che garantiscano ai produttori maggiore efficienza, sicurezza e sostenibilità.

Per farlo, è essenziale che abbiano una visione chiara delle esigenze degli end user, ma anche una conoscenza approfondita degli aspetti normativi e tecnici necessari per accedere agli incentivi della Transizione 5.0.

Costruire macchine facilmente integrabili, energeticamente efficienti e compatibili con i protocolli digitali più avanzati significa non solo rispondere alle richieste del mercato, ma anche offrire agli utilizzatori un vantaggio competitivo concreto.

Digitalizzazione, automazione, flessibilità e sostenibilità non sono più solo parole d’ordine, ma elementi strategici su cui si gioca il futuro dell’industria manifatturiera. Gli OEM che sapranno interpretare questo cambiamento saranno protagonisti di un’era di innovazione e crescita senza precedenti.

Schneider Electric: il partner strategico per gli OEM nell’Industria 5.0

L’evento “IMPACT – Shaping the Future of the OEM Market” ha rappresentato un’importante occasione di confronto sulle sfide e le opportunità che attendono il settore manifatturiero. Ma non solo: all’interno del rinnovato Innovation Hub di Casalecchio di Reno, i partecipanti hanno potuto vedere da vicino le ultime innovazioni meccatroniche e digitali, oltre alle soluzioni software avanzate che Schneider Electric mette a disposizione per rendere le macchine più efficienti, flessibili e sostenibili.

Nell’era dell’Industria 5.0, Schneider Electric si conferma il partner strategico per gli OEM, supportandoli nel loro percorso di innovazione verso macchine digitali, sostenibili, efficienti e flessibili con soluzioni integrate che migliorano le prestazioni e accelerano la transizione verso un’industria più smart e responsabile.

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