INPS: quanto costa acquistare un anno di contributi nel 2025? La guida completa
lentepubblica.it Non tutti sanno che è possibile integrare i contributi pensionistici mancanti versandoli autonomamente: ecco quanto costa acquistare un anno di contributi nel 2025 secondo l’INPS. Sebbene parlare di “acquisto” di contributi possa sembrare inappropriato, il concetto alla base è proprio questo: un lavoratore che ha interrotto la propria carriera può decidere di proseguire i versamenti […] The post INPS: quanto costa acquistare un anno di contributi nel 2025? La guida completa appeared first on lentepubblica.it.

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Non tutti sanno che è possibile integrare i contributi pensionistici mancanti versandoli autonomamente: ecco quanto costa acquistare un anno di contributi nel 2025 secondo l’INPS.
Sebbene parlare di “acquisto” di contributi possa sembrare inappropriato, il concetto alla base è proprio questo: un lavoratore che ha interrotto la propria carriera può decidere di proseguire i versamenti in modo volontario per maturare il diritto alla pensione. Tuttavia, questa opzione non è accessibile a tutti e prevede requisiti specifici. L’INPS, con una recente circolare, la n. 58/2025, ha comunicato gli importi previsti per il 2025. Vediamo quanto costa e chi può usufruirne.
Versamenti volontari: a chi servono e quanto costano
Il meccanismo della prosecuzione volontaria è uno strumento particolarmente utile per i lavoratori che rischiano di non raggiungere il minimo contributivo necessario per accedere alla pensione. In particolare, si tratta un’opzione valida per coloro che hanno avuto carriere discontinue o interruzioni nei versamenti.
Questa possibilità è spesso sfruttata dai lavoratori autonomi che hanno accumulato periodi scoperti, ma anche da dipendenti che necessitano di completare il requisito contributivo per la pensione anticipata.
Tuttavia, per accedere al versamento volontario serve un provvedimento autorizzativo dell’INPS, che certifica il diritto a continuare a pagare i contributi nonostante l’assenza di un’attività lavorativa.
L’iter per ottenere l’autorizzazione prevede la presentazione di una richiesta telematica tramite il sito dell’INPS, utilizzando le proprie credenziali digitali come SPID, CIE o CNS, oppure affidandosi a un patronato per l’invio della domanda.
Chi può richiedere la prosecuzione volontaria?
Questa misura è pensata per coloro che hanno cessato ogni attività lavorativa e vogliono completare i contributi mancanti. Possono accedervi ex lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati, compresi gli iscritti alla Gestione Separata e che hanno avuto contratti part-time.
Un aspetto essenziale è che il richiedente non deve avere alcun rapporto di lavoro attivo che preveda il versamento obbligatorio di contributi. In caso contrario, la prosecuzione volontaria non viene concessa.
Quanto costa un anno di contributi nel 2025?
Dopo aver ottenuto l’approvazione dell’INPS, i versamenti devono essere effettuati con cadenza trimestrale, poiché non è previsto il pagamento in un’unica soluzione in un solo anno per coprire i contributi necessari. Il lavoratore ha comunque la libertà di interrompere e riprendere i versamenti senza perdere il diritto a proseguire.
Secondo l’ultima circolare dell’INPS (n. 58/2025), l’importo necessario per coprire un anno di contributi è stato aggiornato a 4.141 euro, in aumento rispetto ai 4.109 euro richiesti nel 2024.
Ad ogni modo, l’importo da pagare dipende dalla data in cui è stata concessa l’autorizzazione al versamento volontario. Se il nulla osta dell’INPS è stato ottenuto entro il 31 dicembre 1995, l’aliquota applicata è del 27,87% sulla retribuzione di riferimento (ossia l’ultimo stipendio percepito). Per le autorizzazioni successive, invece, la percentuale sale al 33%.
Indipendentemente dall’aliquota, il sistema prevede un reddito minimo settimanale (fissato a 241,36 euro nel 2025) che garantisce una copertura pensionistica adeguata. Di conseguenza, l’importo minimo da versare a settimana è 79,65 euro, che moltiplicato per 52 settimane dà un totale annuo di 4.141,74 euro.
Per chi supera una determinata soglia di reddito, scattano contributi aggiuntivi. Nel 2025, il limite oltre il quale si applica l’aliquota extra dell’1% è fissato a 55.448 euro. Il massimale contributivo per coloro che non avevano alcuna anzianità assicurativa prima del 31 dicembre 1995, o che hanno optato per il calcolo contributivo, ammonta invece a 120.607 euro.
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