Inquinamento navale, le norme non bastano a proteggere i nostri mari

Secondo la Corte dei Conti UE, il 75% dei mari europei soffre a causa dei rifiuti marini e l’80% delle acque è contaminato da sostanze chimiche.

Inquinamento navale, le norme non bastano a proteggere i nostri mari

L'inquinamento delle navi è una della cause principali della perdita degli ecosistemi marini. Inoltre, il traffico navale mondiale è in costante aumento e di conseguenza anche le emissioni e i rifiuti da esse generato. Nonostante i continui sforzi e le azioni prese per contrastare l’inquinamento, le navi continuano a contaminare le nostre acque. Secondo la Corte dei Conti UE, il 75% dei mari europei soffre a causa dei rifiuti marini e l’80% delle acque è contaminato da sostanze chimiche.

OBIETTIVO ZERO INQUINAMENTO ENTRO IL 2030

Per il miglioramento della gestione dei rifiuti, l’Unione Europea ha speso oltre 216 milioni di euro dal 2014. Tuttavia, continuano a emergere falle nel sistema. La metà delle navi in demolizione elude le norme ambientali di riciclo sostenibile cambiando bandiera. La perdita dei container in mare rimane un grave problema. Attualmente, non esiste un sistema obbligatorio per la registrazione di questi incidenti, e meno dell’1% dei container dispersi viene effettivamente recuperato.

L’ispezione mette in luce anche la scarsa risposta degli Stati alle segnalazioni di inquinamento: tra il 2022 e il 2023, il sistema satellitare CleanSeaNet ha emesso 7.731 allerte, ma solo il 45% è stato verificato e appena il 7% ha portato a conferme di inquinamento.


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