"Insulti nazisti". Liliana Segre contro le archiviazioni degli haters (anche di chef Rubio)
"La moglie di un nazista che si lamenta", "strega ebrea", "vecchia nazista criminale", "Auschwitz unico hotel a 6 milioni di stelle". Sono 72 pagine di commenti quelle che Liliana Segre ha depositato oggi in Tribunale a Milano. Il legale della senatrice a vita, avvocato Vincenzo Saponara, chiede al gup di Milano Alberto Carboni di non archiviare le posizioni di 17 haters autori di insulti antisemiti e minacce razziali nei confronti della superstite dell'Olocausto. Sono tutti indagati per diffamazione aggravata dall'odio razziale. Fra loro anche Gabriele Rubini, in arte chef Rubio. Il 41enne è finito inizialmente sotto inchiesta per una "serie di post e commenti ritenuti gravemente offensivi e diffamatori pubblicati sui social media" che avrebbero avuto "intento discriminatorio" e "antisemita" ma poi il pm Nicola Rossato ne ha chiesto l'archiviazione, come per molte altre persone, con 89 pagine di richiesta in cui viene spiegata anche la natura di critica politica di alcuni post. "La c

"La moglie di un nazista che si lamenta", "strega ebrea", "vecchia nazista criminale", "Auschwitz unico hotel a 6 milioni di stelle". Sono 72 pagine di commenti quelle che Liliana Segre ha depositato oggi in Tribunale a Milano. Il legale della senatrice a vita, avvocato Vincenzo Saponara, chiede al gup di Milano Alberto Carboni di non archiviare le posizioni di 17 haters autori di insulti antisemiti e minacce razziali nei confronti della superstite dell'Olocausto. Sono tutti indagati per diffamazione aggravata dall'odio razziale. Fra loro anche Gabriele Rubini, in arte chef Rubio.
Il 41enne è finito inizialmente sotto inchiesta per una "serie di post e commenti ritenuti gravemente offensivi e diffamatori pubblicati sui social media" che avrebbero avuto "intento discriminatorio" e "antisemita" ma poi il pm Nicola Rossato ne ha chiesto l'archiviazione, come per molte altre persone, con 89 pagine di richiesta in cui viene spiegata anche la natura di critica politica di alcuni post. "La critica politica non può essere un mero insulto", ha detto l'avvocato Saponara parlando con i giornalisti a margine dell'udienza di opposizione all'archiviazione davanti al gup. Al sostituto prosatore Nicola Rossato viene anche chiesto di svolgere indagini più approfondite per identificare e rintracciare le decine di "ignoti" nascosti dietro nickname dopo che a gennaio il Procuratore di Milano, Marcello Viola, ha definito il fascicolo il "primo capitolo importante delle indagini caratterizzate da una certa complessità per arrivare all'individuazione dei presunti autori e delle eventuali rispettive responsabilità".
I difensori di Segre hanno redatto una tabella in 7 colonne dove compaiono le voci nickname, individuazione dell'autore da fonti aperte o banche dati, decreto di pm e gip per acquisizione del traffico telematico, risposta dei providers come Twitter-X, Facebook, iscrizione sul registro degli indagati, riferimento alle singole querele della senatrice e contenuto della querela nei passaggi ritenuti offensivi. "Il problema vero - prosegue l'avvocato Saponaro - è che nel 90 per cento dei casi" analizzati "l'insulto è 'nazista'". Cioè attribuire alla 94enne superstite della Shoah proprio l'orientamento dei carnefici. "Perché non spiega come mai sostiene i criminali nazisti ucraini responsabili dello sterminio degli ebrei", scriveva un utente su Reddit. Qualcuno sostiene che chi è "sopravvissuto ai campi nazisti sono quelli che hanno sposato il nazismo". "Nazista nel cuore", "arruolata nella setta nazista degli attuali poteri forti". La parola ritorna in 26 commenti. La decisione sull'archiviazione dovrebbe arrivare nel giro di due settimane. Nel frattempo le denunce di Segre hanno portato all'apertura di altri 2 fascicoli assegnati ai pm Alessandro Gobbis e Leonardo Lesti. Il sostituto Rossato ha invece chiuso a gennaio le indagini preliminari nei confronti di 12 persone. "Attenta ad accendere il gas a casa", "mi domando se la Segre è mai stata in un campo di concentramento", "ebrea nell'animo, la razza peggiore e padrona di banche e assicurazioni", sono alcune delle frasi pubblicate sui social dagli indagati che rischiano di affrontare un processo.
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