Internalizzazione Rsa, il governo boccia la Giunta Emiliano
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di impugnare la legge 42 della Regione Puglia, quella votata a fine 2024 sulle "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2025 e bilancio pluriennale 2025–2027". Secondo Palazzo Chigi, infatti, la legge di stabilità regionale si è posta «in contrasto con la normativa statale in materia di professioni, ineleggibilità, ordinamento civile e coordinamento della finanza pubblica», violando gli articoli «3, 51, 97, 117, secondo comma, lettera l), e terzo comma, e 122, primo comma, della Costituzione». In uno degli emendamenti approvati insieme al bilancio preventivo 2025 c'è anche l'istituzione delle Residenze sanitarie (Rsa) pubbliche a San Nicandro Garganico, Troia, e Campi Salentina, con l'obiettivo di assegnarne la gestione diretta al sistema sanitario regionale. La Regione Puglia stava anche per provvedere alla rimodulazione e alla relativa assegn

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di impugnare la legge 42 della Regione Puglia, quella votata a fine 2024 sulle "Disposizioni per la formazione del bilancio di previsione 2025 e bilancio pluriennale 2025–2027". Secondo Palazzo Chigi, infatti, la legge di stabilità regionale si è posta «in contrasto con la normativa statale in materia di professioni, ineleggibilità, ordinamento civile e coordinamento della finanza pubblica», violando gli articoli «3, 51, 97, 117, secondo comma, lettera l), e terzo comma, e 122, primo comma, della Costituzione».
In uno degli emendamenti approvati insieme al bilancio preventivo 2025 c'è anche l'istituzione delle Residenze sanitarie (Rsa) pubbliche a San Nicandro Garganico, Troia, e Campi Salentina, con l'obiettivo di assegnarne la gestione diretta al sistema sanitario regionale. La Regione Puglia stava anche per provvedere alla rimodulazione e alla relativa assegnazione dei posti letto nella struttura di Campi Salentina. La Rsa, che si estende su una superficie di oltre 4 mila metri quadrati, è già accreditata da tempo con il Sistema Sanitario Regionale. Dispone di 60 posti letto organizzati in due nuclei con camere a due letti: un intero nucleo di 30 posti letto è dedicato ai soggetti affetti da malattia di Alzheimer e demenze correlate.
Ma nella legge regionale impugnata dal Governo ci sono anche altri articoli "sanitari": il 98 e il 160. Miravano a disciplinare la promozione della realtà virtuale nella formazione medica e delle professioni sanitarie, prevedendo contributi straordinari. Oltre all'articolo 117, che in materia di disturbi del comportamento alimentare individuava la figura professionale del biologo nutrizionista. Ma anche l'articolo 132, che disciplina l'avvio delle attività dei centri specializzati per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico. E, infine, l'articolo 217, in materia di comunità riabilitative assistenziali psichiatriche. Oltre al campo sanitario, poi, nella legge pugliese impugnata dal Governo c'è anche la norma che impone ai sindaci di dimettersi in caso di candidatura a consigliere regionale o a presidente della Regione. La legge pugliese sanciva l'ineleggibilità dei primi cittadini qualora non avessero rinunciato al mandato sei mesi prima delle elezioni. Una disposizione che aveva fatto protestare l'Anci, l'associazione nazionale dei Comuni italiani, ma anche tanti amministratori, a cominciare dal sindaco di Bari, Vito Leccese. Una norma bocciata anche dall'ex primo cittadino del capoluogo, l'attuale europarlamentare Antonio Decaro, ma anche dall'intero Pd regionale, che l'aveva bollato come un «provvedimento discriminatorio». Perché la norma, votata nel dicembre scorso a scrutinio segreto durante l'approvazione del bilancio regionale, finiva per imporre le dimissioni 6 mesi prima delle elezioni a tutti i sindaci che si vogliono candidare per il Consiglio regionale pugliese.
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