"Jamming" e "spoofing": ecco cosa rischiamo a prendere un volo di linea in tempo di guerra
Quanto accaduto in Kazakistan dà da pensare. Con una guerra dai confini indefiniti, anche volare risulta pericoloso. Ci sono infatti droni e missili fuori controllo che sfrecciano dalla Moldavia al Caucaso; battaglie di impulsi e frequenze radio che cancellano le coordinate di navigazione satellitare dalla Norvegia al Mar Nero; duelli aerei sempre "meno professionali" – come vengono definiti nei comunicati della Nato – dal Baltico all'Alaska. E il volo partito da Baku in direzione di Grozny, poi precipitato causando la morte di 38 persone, ne è la riprova. Dalle ricostruzioni sembrerebbe che appena superata la frontiera di Mosca, il velivolo sia subito scomparso dal monitoraggio di Flightradar24 e degli altri siti che tracciano i collegamenti civili. Lì, in tutta la zona erano stati attivati i sistemi elettronici militari che disturbano le trasmissioni dei satelliti di navigazione. L'attività – nota in gergo come jamming o spoofing – non è un problema soltanto nei cieli russi, perché
Quanto accaduto in Kazakistan dà da pensare. Con una guerra dai confini indefiniti, anche volare risulta pericoloso. Ci sono infatti droni e missili fuori controllo che sfrecciano dalla Moldavia al Caucaso; battaglie di impulsi e frequenze radio che cancellano le coordinate di navigazione satellitare dalla Norvegia al Mar Nero; duelli aerei sempre "meno professionali" – come vengono definiti nei comunicati della Nato – dal Baltico all'Alaska.
E il volo partito da Baku in direzione di Grozny, poi precipitato causando la morte di 38 persone, ne è la riprova. Dalle ricostruzioni sembrerebbe che appena superata la frontiera di Mosca, il velivolo sia subito scomparso dal monitoraggio di Flightradar24 e degli altri siti che tracciano i collegamenti civili. Lì, in tutta la zona erano stati attivati i sistemi elettronici militari che disturbano le trasmissioni dei satelliti di navigazione. L'attività – nota in gergo come jamming o spoofing – non è un problema soltanto nei cieli russi, perché spesso le antenne del Cremlino scatenano tempeste elettromagnetiche oltre i confini. Come è accaduto nel nord della Norvegia nel 2023. All'epoca - ricorda Repubblica - il gps è stato inaffidabile per 294 giorni. Lo stesso è accaduto in Polonia, Finlandia, Lettonia, Estonia e Lituania o al largo della Romania.
Anche in questo caso le tragedie non sono mancate. Basti citare quando avvenuto il 17 luglio 2014, quando nei cieli del Donbass un missile ha abbattuto il volo Amsterdam- Kuala Lumpur, ammazzando 298 persone. E ancora, tornando indietro nel tempo, il 3 luglio 1988 – mentre nel Golfo Persico infuriava la lotta delle petroliere tra Bagdad e Teheran – un incrociatore americano ha aperto il fuoco contro un Airbus di linea iraniano uccidendo 290 persone. Da qui il rischio che percorrono gli aerei di linea.
Qual è la vostra reazione?