Joanna Hogg: chi è la regista scelta per dirigere il prossimo capitolo di Miu Miu Women's Tales

Joanna Hogg, chi è la regista scelta per dirigere il prossimo capitolo...

Joanna Hogg: chi è la regista scelta per dirigere il prossimo capitolo di Miu Miu Women's Tales

Joanna Hogg, chi è la regista scelta per dirigere il prossimo capitolo della serie di film di Miu Miu Women's Tales, che si intitolerà Autobiografia di una borsetta

Ad accomunare le opere delle ultime registe scelte per dirigere le Miu Miu Women's Tales, ci sono delle protagoniste che impazziscono per un uomo più grande a cui affidano il compito di svelare loro chi sono. Disperate di diventare loro stesse, credono a chiunque sembri avere un'idea sulla vita, anche se le trattano male, pur di comprendere meglio qual è il loro posto nel mondo. La protagonista del film di Tan Chui Mui (che ha diretto il 26esimo capitolo di Women's Tales) era una ragazzina che perdeva la testa per un uomo attempato, misterioso e sconosciuto, che finiva per manipolarla portandola allo sfinimento. Nel suo film The Souvenir, Joanna Hogg raccontava la storia autobiografica di quando era una studentessa e si era innamorata di un uomo più grande e carismatico, salvo scoprire poco dopo che era emotivamente instabile e anche un eroinomane. A Hogg, regista britannica, è stato chiesto di girare il 29esimo corto di Miu Miu, che si intitolerà Autobiografia di una borsetta e verrà presentato al Curzon Mayfair Cinema di Londra il 13 febbraio.

Joanna Hogg chi è la regista scelta per dirigere il prossimo capitolo di Miu Miu Women's Tales

Su Miu Miu Women's Tales

Le Women's Tales di Miu Miu è una serie antologica di corti, che dal 2011 esce semestralmente (uno a collezione), diretti da registe amiche del brand. Hanno come unico input quello di far indossare ai personaggi degli abiti di Miu Miu per esplorare i temi della vanità e della femminilità. Il risultato finale sono racconti di donne forti e libere che prendono in mano la loro vita, e, mentre gli uomini sono solo personaggi secondari, loro restano sempre le protagoniste. Registe protagoniste nel passato sono state nel 2015 Alba Rohrwacher, che ha diretto il surreale De Djess, l'anno prima Miranda July con Somebody, l'anno dopo Agnès Varda con Les 3 boutons, nel 2017 Chloë Sevigny che ha diretto (The [End] of History Illusion). Per il modo in cui riesce a raccontare la psiche di donne alla ricerca irrefrenabile di loro stesse attraversando classi sociali e dinamiche di potere, Joanna Hogg è la narratrice perfetta per dare voce a Women's Tales.

Tutto su Joanna Hogg

Del cortometraggio Autobiografia di una borsetta la regista spiega: «Torno sempre a idee e storie che hanno una connessione profonda, proprio per la natura del mio modo di lavorare. Mi immergo completamente nei miei soggetti e nelle mie narrazioni, esplorandoli fino in fondo», facendo intendere che, forse, per capire la storia di Autobiografia di una borsetta sarà necessario fare incetta della sua produzione perché è lì che lei ritorna. A The Souvenir è seguita una seconda parte che accompagna la protagonista mentre fa i conti con le conseguenze dell'amore per quell'uomo più grande che l'ha fatta impazzire. Poco dopo esce anche il film The Eternal Daughter (2022), il cui genere è stato definito “Gothic mystery”, con Tilda Swinton che interpreta sia la madre che la figlia mentre si confrontano ritornando nella casa di famiglia, diventato ora un luogo infestato da un passato misterioso. La prima volta che Hogg ha collaborato con Swinton era per il film con cui si era laureata alla scuola di cinema di Londra nel 1986: si chiamava Caprice e parlava di una donna ossessionata dalle riviste di moda. Al tempo erano entrambe sconosciute, Swinton una compagna di studi come un'altra che si era prestata al progetto come favore a un'amica. Dopo aver lavorato nella televisione, esce nel 2007 il primo vero film di Hoggs, nato proprio con l'obiettivo di «fare quello che non potevo fare in TV». Si intitola Unrelated e racconta di una donna di quarant'anni senza figli che va in vacanza in Italia con un'amica e la sua famiglia composta da adolescenti, con cui questa donna preferisce passare il suo tempo.

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The Souvenir  courtesy of Mubi

The Souvenir (2019) courtesy of Mubi

The Souvenir  courtesy of Mubi

The Souvenir (2019) courtesy of Mubi

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In generale di Joanna Hoggs si può dire che ama visceralmente il cinema. Le piace da impazzire la cinematografia di Chantal Akerman, infatti nel 2015 ha curato una mostra sulla sua opera come parte di un collettivo “dedicato a mostrare film trascurati o sottovalutati ma particolarmente potenti”. Parlando con dei ragazzi cinefili si era accorta che le nuove generazioni non conoscevano Tarkovskij, così, in preda al panico, si è motivata e ha messo in piedi il collettivo. I suoi registi di riferimento sono soprattutto Eric Rohmer e Yasujiro Ozu, per le riprese dai tempi lunghi e il casting di attori non professionisti per i ruoli di protagonisti. Si prospetta la stessa pratica per Autobiografia di una borsetta.

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