K2-18b: il dibattito sulla vita aliena continua tra nuove scoperte

La questione se l'esopianeta K2-18b ospiti forme di vita aliena rimane aperta mentre nuove ricerche mettono in discussione precedenti conclusioni

K2-18b: il dibattito sulla vita aliena continua tra nuove scoperte

Nel 2023, la comunità astronomica è stata scossa da un acceso dibattito riguardante la possibilità di vita su K2-18b, un esopianeta situato a oltre 700 trilioni di chilometri dalla Terra. Tutto è iniziato quando un gruppo di scienziati guidati da Nikku Madhusudhan dell'Università di Cambridge ha pubblicato uno studio che suggeriva la presenza di dimetilsolfuro (DMS) nell'atmosfera del pianeta, una sostanza chimica che sulla Terra viene prodotta principalmente da batteri e fitoplancton oceanici.

Ma a distanza di oltre un anno, la discussione è tutt'altro che conclusa, e anzi si è arricchita di nuovi elementi che potrebbero avere implicazioni considerevoli per l'intera ricerca di vita oltre il nostro pianeta.

Il DMS è considerato un "biomarcatore", ovvero una traccia chimica che potrebbe indicare la presenza di vita. Su K2-18b, un pianeta potenzialmente abitabile per la quantità di luce stellare che riceve e per la possibile presenza di vapore acqueo nella sua atmosfera, la rilevazione di questa molecola sembrerebbe rafforzare l'ipotesi della presenza di qualche forma di vita. "È una prova debole", ha ammesso Madhusudhan in un'intervista, "ma se dovesse rivelarsi corretta la presenza di DMS, sarebbe un grande risultato."


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