La classifica delle città più stressanti al mondo
Se siete persone sensibili allo stress e all'ansia, forse è meglio evitare queste città, considerate le più stressanti al mondo.
I motivi per cui le persone viaggiano possono essere diversi: voglia di conoscere nuove culture, uscire dalla propria comfort zone o, semplicemente, rilassarsi. Se per voi vacanza è sinonimo di relax, forse è meglio evitare queste città considerate le più stressanti al mondo secondo uno studio eseguito da Radical Storage, la piattaforma di deposito bagagli che ha considerato 31 indicatori di ansia e analizzato 97.409 recensioni di attrazioni turistiche nelle 100 città più visitate per creare questa classifica.
Apparentemente, secondo i dati raccolti, alcune destinazioni possono provocare elevati livelli di stress causati dal sovraffollamento, dai trasporti pubblici confusi o dal senso di sovraccarico percepito tra le strade. Delle recensioni analizzate durante lo studio, una su dieci (9,6%) ha evidenziato ansia e stress: le città più stressanti hanno raggiunto il 25,2% del totale delle recensioni, mentre le meno stressanti solo l’1,6%. Sicuramente l’overtourism sta giocando un ruolo non indifferente in questa situazione, trasformando alcune mete in vittime del proprio successo.
Quali sono, quindi, le città più stressanti al mondo? Scopriamole insieme in questa top 5.
Shanghai, Cina
Al quinto posto della classifica troviamo una delle città più grandi e vivaci della Cina: Shanghai. Il suo skyline futuristico composto da alti grattacieli e il dinamismo delle sue strade affascina da una parte, ma dall’altra provoca stress e ansia nei viaggiatori che la visitano.
Secondo il report pubblicato da Radical Storage, una delle attività turistiche più popolari è fare una passeggiata lungo Nanjing Road, una delle strade commerciali più trafficate del mondo: alcune persone che l’hanno recensita hanno consigliato di non viaggiare con parenti anziani o bambini, altrimenti lo “stress sarà fuori di testa”, mentre altri, addirittura, hanno dichiarato che questa è stata la peggior esperienza vissuta in Cina.
Londra, Inghilterra
Da anni Londra rappresenta una delle città più amate dai turisti al mondo: dopo Istanbul, è stata la meta più visitata nel 2023, con oltre 18.800.000 arrivi in un solo anno. Non sorprende, quindi, che sia entrata a far parte della top 5 delle città più stressanti! Tra i recensori analizzati durante lo studio, citiamo il visitatore che ha descritto la sua visita al British Museum, il museo gratuito più visitato della città, come “stressante fin dall’ingresso”. Un altro visitatore, invece, riferendosi a Borough Market, il mercato storico dove provare qualsiasi piatto nazionale e internazionale, ha dichiarato che la location era così affollata da sentirsi “schiacciato”.
Kyoto, Giappone
Il podio è occupato sempre dal Giappone dove al terzo posto troviamo Kyoto. La città ospita pittoreschi templi, santuari, palazzi e giardini che, in teoria, dovrebbero renderla un paradiso di pace e tranquillità…ma non per tutti. Anche Kyoto rappresenta una delle famose ‘vittime’ dell’overtourism e la presenza del turismo di massa, soprattutto in alcune zone e attrazioni, si fa sentire parecchio. Un visitatore ha descritto il passeggiare attraverso il tradizionale quartiere delle geishe di Gion come “una tortura”, mentre un altro ha descritto la sua visita ai mercati alimentari del Nishiki Market Shopping District scrivendo “Quale mercato? Tutto quello che ho visto erano folle”.
È ovvio che, come tanti altri Paesi, anche il Giappone sta valutando diverse soluzioni per contrastare il problema del turismo di massa. Nel quartiere delle geishe di Tokyo, per esempio, alcune strade sono state chiuse al pubblico e si stanno cercando nuovi metodi per limitare l’ingresso e rendere l’esperienza più piacevole.
Osaka, Giappone
Al secondo posto della top 5 delle città più stressanti al mondo c’è Osaka, la terza città più popolosa del Giappone. Oltre alla famosa scena gastronomica e al castello, un’altra popolare attrazione turistica è il parco a tema Universal Studios, il primo ad aprire fuori dagli Stati Uniti. È qui che molti dei visitatori hanno lasciato recensioni negative menzionando la folla e il problema del sovraffollamento. Un turista ha dichiarato che il parco era così affollato “che sarebbe stato meglio rimanere a letto”, mentre un altro ha detto di aver addirittura pianto a causa dello stress troppo elevato.
Tokyo, Giappone
Infine, la prima in classifica è Tokyo. Un quarto delle recensioni analizzate dallo studio (il 25,2%) ha menzionato parole e frasi legate all’ansia durante la loro visita in città. Tokyo è la città più grande del mondo e ospita 13.515.271 persone: è ovvio, quindi, che il 60% degli indicatori di ansia menzionino la sensazione di sentirsi accalcati.
Se per alcune persone è proprio la sua intensità a renderla affascinante, basti pensare al famoso Shibuya Crossing, per altre, probabilmente non proprio consapevoli del luogo che stanno visitando, a Tokyo c’erano “troppe persone”.
Le città meno stressanti da visitare
È chiaro che, quando si viaggia, bisogna anche sapersi adattare alle situazioni anche perché, ammettiamolo, visitare un museo famoso da soli, senza folla, o una città abitata da un numero esorbitante di cittadini, ai quali si aggiungono i milioni di turisti, è ormai praticamente impossibile. Tuttavia, se siete sensibili all’ansia e allo stress, Radical Storage ha evidenziato anche le città meno stressanti usando gli stessi criteri d’analisi.
Al primo posto troviamo Tallinn, la capitale dell’Estonia, risultata la più rilassante dello studio: le recensioni descrivono l’atmosfera della città come “serena, ma vibrante”, “rilassante” e “una città tranquilla lontana dalle trappole turistiche d’Europa“. Al secondo, al terzo e al quarto posto ci sono tre mete della Cina: Zhuhai, la città del romanticismo, Guilin, famosa per le sue montagne in stile Avatar e Guangzhou, la città dei fiori.
Infine, al quinto posto c’è Vilnius, dove i visitatori possono aspettarsi “posti accoglienti dove mangiare” nella “sognante” Città Vecchia e un “ambiente calmo e rilassato”.
Qual è la vostra reazione?