La crisi del NHS in Inghilterra: ospedali migliori e peggiori a confronto
Il sistema sanitario inglese, il National Health Service (NHS), sta affrontando una delle crisi più gravi degli ultimi anni, con tempi di attesa sempre più lunghi e un arretrato di pazienti in crescita. Attualmente, circa sette milioni di personesono in attesa di cure, un numero aumentato di tre milioni rispetto al periodo pre-pandemia. Questo problema […] The post La crisi del NHS in Inghilterra: ospedali migliori e peggiori a confronto first appeared on Londra Da Vivere : il più grande portale degli italiani a Londra. L'articolo La crisi del NHS in Inghilterra: ospedali migliori e peggiori a confronto proviene da Londra Da Vivere : il più grande portale degli italiani a Londra.
Il sistema sanitario inglese, il National Health Service (NHS), sta affrontando una delle crisi più gravi degli ultimi anni, con tempi di attesa sempre più lunghi e un arretrato di pazienti in crescita. Attualmente, circa sette milioni di personesono in attesa di cure, un numero aumentato di tre milioni rispetto al periodo pre-pandemia. Questo problema mette in evidenza le disparità regionali nella qualità dell’assistenza sanitaria, con alcune strutture ospedaliere che riescono a mantenere standard elevati, mentre altre faticano a rispondere alle esigenze dei pazienti.
Ospedali con le migliori performance
Nonostante le difficoltà generali, alcuni trust ospedalieri si distinguono per l’efficienza nei tempi di attesa e la qualità dei servizi offerti. In particolare, il Northumbria Healthcare NHS Trust, situato nel nord-est dell’Inghilterra, si posiziona tra i migliori per le prestazioni fornite ai pazienti. A dicembre, ha registrato i tempi di attesa più brevi nei reparti di emergenza e ottimi risultati anche per le cure oncologiche e le visite specialistiche. Altri ospedali con buone performance includono:
- Homerton University Hospital NHS Foundation Trust (Londra)
- Maidstone and Tunbridge Wells NHS Trust (Kent)
- Dartford and Gravesham NHS Trust (Kent)
Queste strutture sono riuscite a garantire tempi di attesa ridotti, grazie a una gestione più efficiente del personale e delle risorse sanitarie.
Gli ospedali in maggiore difficoltà
Al contrario, diverse strutture sanitarie lottano con problemi cronici di sovraffollamento e carenza di risorse, con tempi di attesa particolarmente lunghi. Il Shrewsbury and Telford Hospital NHS Trust, situato nelle West Midlands, risulta il peggiore tra tutti i trust ospedalieri analizzati. Si trova all’ultimo posto per i tempi di attesa nei reparti di emergenza e vicino al fondo della classifica per la gestione degli arretrati e delle visite specialistiche. Altri trust con risultati negativi includono:
- Western Sussex Hospitals NHS Foundation Trust (Sussex)
- Mid Cheshire Hospitals NHS Foundation Trust (Cheshire)
- Manchester University NHS Foundation Trust (Manchester)
In questi ospedali, i pazienti possono aspettare oltre 12 ore nei reparti di emergenza prima di ricevere assistenza, e il tempo medio per una visita specialistica è aumentato significativamente.
Tempi di attesa in aumento: un problema diffuso
Uno dei problemi più gravi per il NHS è rappresentato dai tempi di attesa per trattamenti e visite specialistiche. Attualmente, il 40% dei pazienti deve aspettare più di 18 settimane per essere visitato, rispetto al 16% pre-pandemia. In media, un paziente in Inghilterra attende circa 14 settimane per un appuntamento ospedaliero.
Anche i reparti di emergenza (A&E) sono sotto forte pressione: a dicembre 2024, quasi il 30% dei pazienti ha atteso più di quattro ore prima di essere visitato, un dato ben al di sopra dell’obiettivo del 95% stabilito dal NHS, che non viene rispettato dal 2014.
Nel settore oncologico, i ritardi nelle cure sono altrettanto preoccupanti. A novembre, solo il 69% dei pazienti oncologiciha iniziato il trattamento entro due mesi da un rinvio urgente del medico di base, rispetto al target del 96%, che non viene raggiunto da oltre tre anni.
Le criticità del servizio di ambulanze
Anche il servizio di ambulanze sta vivendo una situazione critica. Per le emergenze di Categoria Due (che includono ictus e sepsi), il tempo medio di arrivo di un’ambulanza è attualmente di 50 minuti, mentre prima della pandemia era di 21 minuti. Per le emergenze più gravi di Categoria Uno, il tempo medio di risposta è di nove minuti, circa due minuti in più rispetto ai livelli pre-pandemia.
Le prospettive per il futuro
Le sfide del NHS sono enormi e la necessità di interventi strutturali è sempre più evidente. Il governo britannico sta lavorando per aumentare gli investimenti e migliorare la gestione delle risorse sanitarie, ma i problemi persistenti di sovraffollamento, carenza di personale e finanziamenti insufficienti rendono difficile un rapido miglioramento della situazione.
Per affrontare la crisi, saranno necessari nuovi modelli organizzativi, un maggiore supporto alla digitalizzazione del sistema sanitario e investimenti per ridurre il crescente arretrato di pazienti in attesa di cure.
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