La lettera di rinuncia già firmata e l'ipotesi dimissioni, gli scenari sul Papato
Preoccupano le condizioni di Papa Francesco, ricoverato da venerdì 14 febbraio al policlinico Gemelli di Roma per un0infezione polimicrobiotica che ha causato una polmonite bilaterale. Jorge Mario Bergoglio, 88 anni, "sta meglio" ma la situazione rimane "ancora delicata", trapela da fonti qualificate citate dall'Adnkronos. Dal Vaticano arrivano informazioni confortanti, come quella per cui il cuore del Pontefice argentino "regge". Il quadro clinico, tuttavia, rimane molto delicato e le prossime 48 ore saranno molto importanti vista la cura a cui è stato sottoposto nei giorni precedenti e poi alla nuova terapia richiesta dopo la conferma della polmonite bilaterale. In questi giorni delicati, torna di attualità quanto dichiarato da Francesco nel 2013, dopo l'elezione al soglio di Pietro. Ebbene, il Papa ha firmato all'inizio del suo pontificato la lettera di dimissioni nel caso venga paralizzato in modo permanente da una malattia. "Io ho già firmato la mia rinuncia. Era quando Tarcisio
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Preoccupano le condizioni di Papa Francesco, ricoverato da venerdì 14 febbraio al policlinico Gemelli di Roma per un0infezione polimicrobiotica che ha causato una polmonite bilaterale. Jorge Mario Bergoglio, 88 anni, "sta meglio" ma la situazione rimane "ancora delicata", trapela da fonti qualificate citate dall'Adnkronos. Dal Vaticano arrivano informazioni confortanti, come quella per cui il cuore del Pontefice argentino "regge". Il quadro clinico, tuttavia, rimane molto delicato e le prossime 48 ore saranno molto importanti vista la cura a cui è stato sottoposto nei giorni precedenti e poi alla nuova terapia richiesta dopo la conferma della polmonite bilaterale.
In questi giorni delicati, torna di attualità quanto dichiarato da Francesco nel 2013, dopo l'elezione al soglio di Pietro. Ebbene, il Papa ha firmato all'inizio del suo pontificato la lettera di dimissioni nel caso venga paralizzato in modo permanente da una malattia. "Io ho già firmato la mia rinuncia. Era quando Tarcisio Bertone era segretario di Stato. Ho firmato la rinuncia e gli ho detto: 'In caso di impedimento medico o che so io, ecco la mia rinuncia. Ce l'hai'. Non so a chi l'abbia data Bertone, ma io l'ho data a lui quando era segretario di Stato", ha detto in seguito in un'intervista al quotidiano spagnolo Abc.
Ci si interroga anche sull'ipotesi delle dimissioni. Bergoglio più volte ha sottolineato che il suo è un pontificato ad vitam: "L'ho fatto nel caso che io abbia qualche problema di salute che mi impedisca di esercitare il mio ministero e di non essere pienamente cosciente per poter rinunciare", ha detto riguardo alla lettera di rinuncia, "questo però non vuol affatto dire che i Papi dimissionari debbano diventare, diciamo così, una moda, una cosa normale. Benedetto ha avuto il coraggio di farlo perché non se la sentiva di andare avanti a causa della sua salute. Io per il momento non ho in agenda questo. Io credo che il ministero del Papa sia ad vitam". Nel caso, ha anticipato nel luglio 2022 a Televisa Univision, non si farebbe chiamare Papa emerito come Joseph Ratzinger, né vestirebbe la talare bianca, ma rimarrebbe un vescovo emerito di Roma.
"C'è grande attenzione, com'è naturale, è evidente che la situazione sia delicata, ma non mi pare di aver percepito nessuna forma di allarmismo", ha spiegato oggi padre Antonio Spadaro, sottosegretario del dicastero vaticano per la cultura in una intervista al Corriere della Sera. Francesco "Ha un'energia vitale straordinaria. Non è una persona che si lascia andare, non è un uomo rassegnato". Spadaro ricorda che "è tipico di un gesuita vivere e lavorare e anche morire in trincea", per questo Bergoglio anche in questi giorni "non vuole risparmiarsi". Ma se tutto andasse bene, sarebbe pensabile una rinuncia come Benedetto XVI? "Lui è consapevole, come ha detto in passato, che si governa con la testa e non con le gambe. Certo, si tratta anche di valutare le energie che si possono esprimere. Il Papa è una persona che, se comprendesse di non avere più le forze per portare avanti la Chiesa, si dimetterebbe. Ma finché sente che le energie ci sono, non sarà un problema temporaneo di salute a fermarlo", ha detto il sottosegretario del dicastero vaticano per la cultura.
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