La pipì umana, fertilizzante e pesticida

Aprile 15, 2025 - 00:30
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La pipì umana, fertilizzante e pesticida
I raccolti agricoli vitali per la sicurezza alimentare del Sahel potrebbero beneficiare di un'insospettabile e... puzzolente alleata: la pipì umana lasciata fermentare per un mese sotto il sole si è dimostrata un efficace deterrente alle invasioni di insetti infestanti, mentre ha fatto progredire la resa nei campi. Lo suggeriscono i risultati di una serie di esperimenti condotti in Niger, e descritti sull'American Journal of Plant Sciences.. Nella terra, un patrimonio. Il fagiolo dall'occhio (Vigna unguiculata) è un alimento di base nelle zone semi aride dell'Africa occidentale, che ha un ruolo fondamentale nella riduzione della povertà e nel garantire la sicurezza alimentare della popolazione. È nutriente, utilizzabile in ogni sua parte (foglie, baccelli, semi), migliora il suolo in cui è coltivato, resiste alla siccità e ha un valore socio-economico importante per gli agricoltori locali.. In cerca di alternative. Ciò nonostante, la resa dei raccolti del legume è molto bassa, specialmente a causa dei frequenti attacchi di insetti infestanti a cui il fagiolo è vulnerabile in ogni fase della sua crescita. Per controllare queste incursioni si usano pesticidi chimici a rapida efficacia, che tuttavia possono causare problemi ambientali e per la salute, e che non sono accessibili a tutti i coltivatori per il costo elevato.. In parte già conosciuta. Diversi studi in vari Paesi africani hanno dimostrato l'efficacia della pipì umana come fertilizzante, dato il suo contenuto di azoto, fosforo e potassio. Meno indagata è l'utilità dell'urina come pesticida, anche se la sua efficacia è riportata aneddoticamente dagli agricoltori. Inoltre, in altre aree geografiche diverse dal Sahel la pipì è usata in unione a spezie o a cenere o nelle trappole per attirare alcuni insetti lontani dai raccolti, o direttamente come repellente per insetti.. Usata in purezza. Gli scienziati dell'Istituto nazionale per la ricerca in agricoltura del Niger hanno testato l'efficacia della pipì umana igienizzata e fermentata (in un contenitore ermetico esposto per un mese al sole) sulle colture di fagioli dall'occhio in diversi villaggi. I risultati sono stati confrontati con quelli ottenuti su raccolti irrorati di pesticidi chimici, di pesticidi naturali ricavati da un estratto di una pianta locale o, infine, non trattati affatto.. Dissuasi dalla puzza. Anche se i campi trattati con i pesticidi sintetici hanno avuto il minor danno da insetti, quelli spruzzati con la pipì umana lasciata al sole hanno ricevuto 20,5 volte meno infestazioni rispetto ai campi "di controllo", e hanno avuto rese 1,8 volte più abbondanti. Ulteriori test dovranno chiarire il meccanismo che allontana le visite sgradite, anche se l'odore pungente dell'urina così ottenuta è un probabile elemento di disturbo. L'odore però non passa ai fagioli coltivati, e il processo di fermentazione garantisce l'assenza di patogeni all'interno della pipì diffusa sui raccolti.. A portata di tutti. Se i nuovi esperimenti confermassero i primi risultati, la pipì così trattata potrebbe trasformarsi in un utile strumento per i coltivatori, in un'area interessata da suoli aridi, con scarse precipitazioni e frequenti infestazioni dei raccolti. Un mezzo economico, facilmente reperibile ed eco-friendly per proteggere la sicurezza alimentare..

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Redazione Redazione Eventi e News