La prima casa non è pignorabile: lo sostiene la Cassazione
lentepubblica.it Con l’ordinanza n. 32759 del 16 dicembre 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: la prima casa non può essere pignorabile, tutelati i proprietari. La sentenza mette fine a una complessa vicenda giudiziaria, offrendo un chiarimento essenziale per contribuire a tutelare il diritto all’abitazione. La decisione rafforza il diritto all’abitazione, sottolineando l’importanza […] The post La prima casa non è pignorabile: lo sostiene la Cassazione appeared first on lentepubblica.it.
lentepubblica.it
Con l’ordinanza n. 32759 del 16 dicembre 2024, la Corte di Cassazione ha ribadito un principio fondamentale: la prima casa non può essere pignorabile, tutelati i proprietari.
La sentenza mette fine a una complessa vicenda giudiziaria, offrendo un chiarimento essenziale per contribuire a tutelare il diritto all’abitazione.
La decisione rafforza il diritto all’abitazione, sottolineando l’importanza di distinguere tra la legittima azione di recupero crediti e il rispetto di diritti fondamentali.
Questo chiarimento normativo avrà implicazioni rilevanti per futuri contenziosi in materia di esecuzioni immobiliari, contribuendo a garantire maggiore certezza giuridica per i debitori e i creditori.
La vicenda giudiziaria
Tutto ha avuto inizio con un procedimento esecutivo promosso da un condominio contro un debitore per il recupero di crediti. All’azione si era aggiunta Equitalia Polis S.p.A., subentrando al creditore originario per riscuotere un debito tributario legato a cartelle esattoriali. Il contribuente, però, aveva contestato la legittimità del pignoramento, sostenendo che riguardava l’unico immobile di sua proprietà, destinato ad abitazione principale.
Il Tribunale di Padova, con sentenza n. 1406/2013, si era dichiarato incompetente a decidere sulla legittimità delle cartelle esattoriali, ritenendo la questione di competenza del giudice tributario. Successivamente, la Commissione tributaria provinciale e quella regionale avevano confermato la legittimità delle cartelle e la validità della procedura esecutiva, rigettando le eccezioni del debitore. Quest’ultimo aveva dunque presentato ricorso alla Cassazione.
La prima casa non è pignorabile: lo sostiene la Cassazione
La Suprema Corte ha accolto parte delle motivazioni del ricorso, sottolineando che, ai sensi dell’articolo 76 del d.P.R. n. 602/1973, l’abitazione principale del debitore non può essere soggetta a espropriazione forzata, purché non si tratti di un immobile di lusso e sia adibita a residenza del proprietario. Tale tutela è stata ulteriormente rafforzata dal decreto-legge n. 69/2013, che ha introdotto limiti stringenti all’azione esecutiva sugli immobili destinati a prima casa.
La Corte ha evidenziato che la procedura esecutiva avviata da Equitalia non poteva proseguire, in quanto il pignoramento riguardava l’unico immobile del debitore. Secondo il principio espresso, l’azione esecutiva su una prima casa è improcedibile se l’immobile è utilizzato come residenza principale e non rientra tra le categorie catastali considerate di pregio.
La Cassazione ha inoltre chiarito che, nel caso di trasferimento della competenza tra giudici, come avvenuto in questa vicenda, è consentito proporre nuove questioni legali per adeguarsi alle specificità del rito e alle competenze del giudice adito. Pertanto, la Commissione tributaria regionale avrebbe dovuto esaminare nel merito l’eccezione relativa all’impignorabilità dell’immobile.
Il testo della sentenza
The post La prima casa non è pignorabile: lo sostiene la Cassazione appeared first on lentepubblica.it.
Qual è la vostra reazione?