La sfilata Chanel Haute Couture primavera estate 2025 celebra 110 anni di alta moda tra tweed preziosi e abiti da sogno

Sfilata Chanel Haute Couture primavera estate 2025: un video in esclusiva mostra i key-piece della collezione, mentre prendono forma nell'atelier parigino

Al Palais Galliera di Parigi è andata in scena la sfilata Chanel Haute Couture primavera estate 2025, uno show speciale che ha voluto celebrare un anniversario importante legato all'alta moda. «Da 110 anni, l'Haute Couture di Chanel è sinonimo di libertà creativa illimitata, di un savoir-faire unico tramandato di generazione in generazione, di gesti ripetuti ma rinnovati, di pazienza, di eccellenza e di un'allure senza tempo continuamente reinventata, immediatamente riconoscibile», spiega il brand, che per l'occasione aveva deciso di aprire il suo atelier in anteprima attraverso un video diretto da Thierry Demaizière e Alban Teurlai. Lo short film mostrava il savoir faire della nuova collezione, svelando alcuni capi e intervistando le sue clienti più famose e ambassador, come Vanessa Paradis e Marion Cotillard, che hanno raccontato il loro rapporto con Chanel.

E oggi in passerella quel savoir faire era decisamente protagonista declinato sui modelli più classici della maison, in versione ancora più elaborata e preziosa.

Tra i key-pieces della collezione spiccano gli abiti “double”, metà di tweed e metà di tulle impalpabile.

Il focus di tailleur e abiti mini di tweed questa stagione è sulle spalle: sono rigide, a palloncino, oppure "rinforzate" con qualche dettaglio inaspettato.

Gli scolli sono un mondo di creatività e puntano tutto sul romanticismo: ci sono modelli che ricordano il design di un cuore, altri la corolla di un fiore.

Il mondo floreale è decisamente centrale, anche in una versione più spettacolare. Non si possono non menzionare, in tal caso, le maxi rose di tessuto che spuntano sulle spalle del delicato abito rosa cipria, o le preziose e coloratissime applicazioni che decorano le cappe.

Il mondo “sera” è completato da silhouette leggere e fluttuanti, delicate, a volte scivolate.

A spiccare tra i colori, sono le tonalità pastello, protagoniste di giochi dégradé, anche quando si parla di tweed: è l'intreccio dei fili a compiere la magia. «Con il suo uso radicale del nero, la couturière ha portato una grande rivoluzione estetica. Tuttavia, è stata anche una grande colorista. Ha lavorato con tutti i colori dello spettro, dai neri ai bianchi, dai pastelli più tenui ai toni più vivaci», ha spiegato la maison.

Non poteva mancare un côté maschile, arricchito da un tocco super chic. Il fiocco.