La surreale difesa del presidente coreano: "Legge marziale solo un atto di governo” - GUARDA
“L'opposizione sta ora facendo la danza delle spade del caos, sostenendo che la dichiarazione della legge marziale costituisce un atto di ribellione. Ma è davvero così?”. Lo ha chiesto il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol durante un discorso televisivo in cui ha difeso la sua decisione di emanare la legge marziale il 3 dicembre scorso, salvo poi ritirarla poche ore dopo. Yoon ha detto che la legge marziale è un atto di governo che non può essere oggetto di indagini e non equivale a una ribellione. Ha aggiunto che il dispiegamento di quasi 300 soldati all'Assemblea nazionale è stato concepito per mantenere l'ordine, non per dissolverla o paralizzarla.
“L'opposizione sta ora facendo la danza delle spade del caos, sostenendo che la dichiarazione della legge marziale costituisce un atto di ribellione. Ma è davvero così?”. Lo ha chiesto il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol durante un discorso televisivo in cui ha difeso la sua decisione di emanare la legge marziale il 3 dicembre scorso, salvo poi ritirarla poche ore dopo. Yoon ha detto che la legge marziale è un atto di governo che non può essere oggetto di indagini e non equivale a una ribellione. Ha aggiunto che il dispiegamento di quasi 300 soldati all'Assemblea nazionale è stato concepito per mantenere l'ordine, non per dissolverla o paralizzarla.
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