La tutela delle micro, piccole e medie imprese nel correttivo al Codice dei contratti pubblici
lentepubblica.it Il decreto correttivo al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), recentemente integrato con il D.Lgs. 209/2024, ha introdotto una serie di disposizioni volte a favorire la tutela e la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) alle procedure di affidamento pubblico. L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere la competitività e la valorizzazione delle realtà […] The post La tutela delle micro, piccole e medie imprese nel correttivo al Codice dei contratti pubblici appeared first on lentepubblica.it.

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Il decreto correttivo al Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023), recentemente integrato con il D.Lgs. 209/2024, ha introdotto una serie di disposizioni volte a favorire la tutela e la partecipazione delle micro, piccole e medie imprese (MPMI) alle procedure di affidamento pubblico.
L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere la competitività e la valorizzazione delle realtà imprenditoriali di minori dimensioni, in linea con i principi di concorrenza e trasparenza previsti dalle normative europee.
Tuttavia, l’effettiva coerenza delle nuove disposizioni con le esigenze delle MPMI non è priva di criticità. La rimozione del subappalto qualificante e altre modifiche normative hanno sollevato dubbi sull’adeguatezza delle tutele offerte alle imprese di piccola e media dimensione. Questo contributo analizza i principali interventi normativi, evidenziando i punti di forza e le lacune del correttivo, e propone soluzioni per una maggiore efficacia delle misure adottate.
Definizione e Inquadramento delle MPMI
La Definizione Normativa
L’articolo 1, comma 1, lettera o), dell’Allegato I.1 al Codice dei Contratti Pubblici definisce le MPMI in conformità alla Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea, che distingue tra:
- Microimprese: meno di 10 occupati e fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro;
- Piccole imprese: meno di 50 occupati e fatturato o bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro;
- Medie imprese: meno di 250 occupati e fatturato non superiore a 50 milioni di euro o bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro.
Ruolo delle MPMI nel Mercato degli Appalti
Le MPMI rappresentano una componente essenziale del tessuto economico italiano, contribuendo significativamente all’occupazione e alla crescita economica. Tuttavia, la loro partecipazione agli appalti pubblici è spesso limitata da barriere amministrative e difficoltà di accesso alle risorse finanziarie necessarie per competere con imprese di dimensioni maggiori.
Le Principali Novità del Correttivo per le MPMI
Subappalto e Clausole di Revisione Prezzi
Il correttivo introduce, all’articolo 105 del Codice, disposizioni specifiche per favorire il coinvolgimento delle MPMI nei subappalti. Tra queste:
- Quota riservata del 20%: nei contratti principali è obbligatoria una riserva per subappalti destinati alle MPMI, salvo impossibilità motivata dalla stazione appaltante nella delibera a contrarre.
- Clausole di revisione prezzi: obbligatorie per i subappalti, con l’obiettivo di tutelare le imprese minori da variazioni dei costi delle materie prime e della manodopera.
Contratti Riservati per gli Affidamenti Sottosoglia
Per gli affidamenti sotto la soglia comunitaria, le stazioni appaltanti possono riservare la partecipazione alle procedure di gara alle MPMI, anche per la sola esecuzione dei contratti. Questa misura mira a incentivare la competitività delle piccole imprese locali.
Suddivisione in Lotti
La nuova disciplina, all’articolo 51 del Codice, elimina l’obbligo di autonomia funzionale per i lotti quantitativi, rendendo più agevole la partecipazione delle MPMI. Questa modifica consente alle imprese di competere per singole porzioni di appalti, riducendo il rischio di esclusione per mancanza di qualificazione generale.
Accordi di Collaborazione e Premialità
Gli accordi di collaborazione tra stazioni appaltanti e operatori economici includono, tra gli obiettivi premiali, la promozione della partecipazione delle MPMI ai subappalti e subcontratti, soprattutto a livello territoriale.
Criticità delle Nuove Disposizioni
L’Abrogazione del Subappalto Qualificante
La cancellazione del subappalto qualificante rappresenta una significativa regressione rispetto alle tutele offerte alle MPMI. Questa forma di subappalto consentiva alle imprese non qualificate di accedere alle gare affidandosi a subappaltatori qualificati. L’articolo 226, comma 3-bis, del Codice abroga tale disciplina senza prevedere meccanismi sostitutivi, penalizzando le imprese di minori dimensioni.
Mancanza di Linee Guida Operative
Nonostante le modifiche normative, le stazioni appaltanti lamentano la carenza di indicazioni chiare su:
- Modalità di applicazione delle clausole di revisione prezzi;
- Criteri per la definizione delle soglie riservate nei subappalti.
Eccessiva Complessità Procedurale
Le nuove disposizioni, sebbene pensate per agevolare le MPMI, introducono complessità amministrative che rischiano di scoraggiare la partecipazione alle gare, in particolare per le microimprese con risorse limitate.
Prospettive e Proposte di Miglioramento
Ripristino del Subappalto Qualificante
È auspicabile reintrodurre il subappalto qualificante, eventualmente con criteri più stringenti per garantire trasparenza e prevenire abusi. Tale misura favorirebbe l’accesso delle MPMI alle gare senza compromettere i principi di concorrenza.
Semplificazione Procedurale
Per ridurre gli oneri amministrativi, si potrebbero:
- Introdurre piattaforme digitali dedicate alla gestione dei subappalti riservati;
- Uniformare le clausole di revisione prezzi attraverso modelli standard.
Maggiore Coordinamento Normativo
Un maggiore coinvolgimento dell’ANAC nella definizione di linee guida operative garantirebbe una migliore applicazione delle norme a livello territoriale, riducendo disomogeneità e incertezze interpretative.
Conclusioni
Il correttivo al Codice dei Contratti Pubblici introduce importanti innovazioni per la tutela delle MPMI, ma presenta anche significative lacune che rischiano di limitarne l’efficacia. L’abrogazione del subappalto qualificante e l’assenza di indicazioni operative chiare rappresentano ostacoli che necessitano di interventi correttivi.
Un approccio normativo più equilibrato, che coniughi semplificazione amministrativa e garanzie per le imprese di minori dimensioni, è fondamentale per promuovere una reale competitività e inclusione delle MPMI nel mercato degli appalti pubblici. La collaborazione tra istituzioni, operatori economici e stazioni appaltanti sarà determinante per raggiungere questi obiettivi.
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