Lago Ex Snia, i soldi dati ai volontari vanno restituti: "Manca il rendiconto spese"
Sarà l'ente Roma Natura a restituire alla Regione Lazio i soldi ricevuti e versati nel 2022 all'associazione Snia, con cui aveva stipulato una convenzione per la manutenzione del verde nell'area del Laghetto Bullicante, visto che a richiesta della Pisana non è stato presentato il rendiconto delle spese sostenute dai volontari. Tanto che ora, trascorsi più di due anni dall'erogazione della prima tranche del contributo (17.750 euro), la Regione con una determina ha revocato il finanziamento e stabilito che Roma Natura dovrà restituire la cifra entro trenta giorni. La vicenda inizia nel 2017, quando è stata approvata la legge regionale che prevedeva «incentivi per la manutenzione di aree verdi da parte dei cittadini», che i Comuni o gli enti gestori di aree protette avrebbero ricevuto dalla Regione a fronte di una convenzione firmata «con comitati di quartiere o associazioni senza fini di lucro costituite da cittadini residenti nei quartieri in cui sono situate tali aree o che ivi svolga
Sarà l'ente Roma Natura a restituire alla Regione Lazio i soldi ricevuti e versati nel 2022 all'associazione Snia, con cui aveva stipulato una convenzione per la manutenzione del verde nell'area del Laghetto Bullicante, visto che a richiesta della Pisana non è stato presentato il rendiconto delle spese sostenute dai volontari. Tanto che ora, trascorsi più di due anni dall'erogazione della prima tranche del contributo (17.750 euro), la Regione con una determina ha revocato il finanziamento e stabilito che Roma Natura dovrà restituire la cifra entro trenta giorni.
La vicenda inizia nel 2017, quando è stata approvata la legge regionale che prevedeva «incentivi per la manutenzione di aree verdi da parte dei cittadini», che i Comuni o gli enti gestori di aree protette avrebbero ricevuto dalla Regione a fronte di una convenzione firmata «con comitati di quartiere o associazioni senza fini di lucro costituite da cittadini residenti nei quartieri in cui sono situate tali aree o che ivi svolgano la propria attività lavorativa». È il caso dell'associazione culturale Snia, legata a doppio filo proprio al laghetto alimentato dal fosso della Marranella a cui si accede da via di Portonaccio, sorto accidentalmente, negli anni Novanta, durante gli scavi per la costruzione di un parcheggio.
Nelle vicinanze c'è anche la vecchia fabbrica dismessa e le associazioni che utilizzano quegli spazi da tempo spingono sul Campidoglio affinché espropri l'area ancora privata, per evitare edificazioni. Nel frattempo, nel 2020 l'allora presidente della Regione,Nicola Zingaretti ha istituito il «monumento naturale Lago Ex Snia-Viscosa», ed è qui che entra in gioco Roma Natura, come ente gestore.
Ottenuto nel 2021 un contributo di 19.500 euro, il 90% della somma è stato subito «riversato» all'associazione Snia che doveva occuparsi della manutenzione del verde. Ogni sei mesi gli attivisti dovevano presentare una relazione con il rendiconto delle spese sostenute, «debitamente documentate», ma qualcosa è andato storto.
«Considerato il tempo intercorso dall'ammissione a contributo - si legge nella determina regionale del 28 gennaio scorso - il 18 settembre 2024 la Regione ha richiesto all'Ente Roma Natura di trasmettere, anche ai fini dell'eventuale liquidazione del saldo, la documentazione» prevista dalla norma. L'ente gestore, quindi, si è attivato otto giorni dopo contattando l'associazione e sollecitandola «a trasmettere la rendicontazione». Poi, il 5 dicembre, sempre Roma Natura ha comunicato all'associazione «l'avvio del procedimento di revoca del contributo concesso». Infine il 20 dicembre «intimava e diffidava quest'ultima a procedere alla restituzione della somma di euro 17.550». Tuttavia «ad oggi - scrive la direzione Personale, Enti locali e Sicurezza della Pisana - l'ente Roma Natura non ha trasmesso la rendicontazione» e quindi dovrà metter mano al portafoglio restituendo i soldi, in attesa di recuperarli a sua volta dai volontari.
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