LaLiga spagnola ha accusato Google, Cloudflare e X di favorire la pirateria online
La massima organizzazione calcistica spagnola accusa Google, Cloudflare e X
LaLiga, l'ente responsabile della principale lega calcistica spagnola, ha inviato un documento all'Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti (USTR), in cui denuncia il coinvolgimento di Google, Cloudflare e X (ex Twitter) nell'espansione dei servizi di pirateria online, evidenziando come questi intermediari digitali forniscano infrastrutture cruciali che facilitano l'attività dei pirati informatici.
Il documento è stato presentato da LaLiga nell’ambito dello Special 301 Report, il rapporto annuale attraverso cui l'USTR esamina la tutela della proprietà intellettuale nei Paesi partner commerciali. Questo report è da sempre considerato un riferimento importante per valutare il livello di protezione del settore culturale e incentivare gli investimenti in innovazione e creatività.
LE ACCUSE CONTRO LE AZIENDE USA
Nella sua segnalazione, LaLiga sottolinea, in particolare, l'importanza di strumenti come reti di anonimizzazione, Content Delivery Network (CDN), Domain Name System (DNS), VPN, hosting, indicizzazione dei contenuti e promozione attraverso i social media, che permettono ai siti pirata di aggirare le misure di contrasto e di continuare a operare indisturbati. Pur riconoscendo che il focus principale dello Special 301 Report riguarda le politiche dei governi stranieri, LaLiga ritiene fondamentale mettere in evidenza il ruolo di alcune aziende americane nella diffusione della pirateria.
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