Landini inneggia alla "rivolta", ma l'Istat certifica il boom di occupati in Italia
L'occupazione aumenta, i conti pubblici sono in ordine e l'Europa loda il lavoro del governo di centrodestra. È un periodo nerissimo per Elly Schlein, Giuseppe Conte e Maurizio Landini. Letteralmente travolti ieri dai dati dell'Istat. Che hanno certificato con me a gennaio 2025 vi sia stato un aumento dell'occupazione (+0,6%, pari a +145mila unità) rispetto al mese precedente. E che la stessa abbia riguardato i dipendenti e gli autonomi e tutte le classi d'età ad eccezione dei 35-49enni. Il tasso di occupazione, in assoluto, è salito al 62,8% (+0,4 punti). Numeri di grande impatto, che si sommano al calo delle persone in cerca di lavoro (-0,6%, pari a -9mila unità) e che ha interessato tutte le classi d'età, con l'eccezione dei 25-34enni per i quali il numero di disoccupati è cresciuto. Un successo evidente, che Giorgia Meloni ha voluto considerare solo come un punto di partenza. «Secondo i dati diffusi oggi dall'Istat, a gennaio 2025 il numero di occupati in Italia ha raggiunto quota

L'occupazione aumenta, i conti pubblici sono in ordine e l'Europa loda il lavoro del governo di centrodestra. È un periodo nerissimo per Elly Schlein, Giuseppe Conte e Maurizio Landini. Letteralmente travolti ieri dai dati dell'Istat. Che hanno certificato con me a gennaio 2025 vi sia stato un aumento dell'occupazione (+0,6%, pari a +145mila unità) rispetto al mese precedente. E che la stessa abbia riguardato i dipendenti e gli autonomi e tutte le classi d'età ad eccezione dei 35-49enni. Il tasso di occupazione, in assoluto, è salito al 62,8% (+0,4 punti). Numeri di grande impatto, che si sommano al calo delle persone in cerca di lavoro (-0,6%, pari a -9mila unità) e che ha interessato tutte le classi d'età, con l'eccezione dei 25-34enni per i quali il numero di disoccupati è cresciuto.
Un successo evidente, che Giorgia Meloni ha voluto considerare solo come un punto di partenza. «Secondo i dati diffusi oggi dall'Istat, a gennaio 2025 il numero di occupati in Italia ha raggiunto quota 24 milioni 222 mila. – ha scritto sui propri profili social il Premier Giorgia Meloni - Numeri importanti, che confermano la crescita dell'occupazione e il buon andamento del mercato del lavoro. Ma sappiamo che possiamo e dobbiamo fare ancora di più. Proseguiremo con determinazione su questa strada, per consolidare la crescita e rafforzare la competitività dell'Italia».
Per mesi Maurizio Landini in primis, ma anche Elly Schlein e Giuseppe Conte hanno recitato la parte di moderne Sibille. Perché la sinistra, convinta di avere in tasca la verità assoluta, aveva scommesso sulla devastazione del Paese da parte dei conservatori. La storia di questi tre anni ha sancito l'esatto contrario: i conti pubblici godono di ottima salute, l'Unione Europea ha più volte lodato i nostri interventi di politica economica e, dulcis in fundo, il numero di occupati sta salendo. In modo costante. In una giornata così positiva il nostro Paese, è rumoroso il silenzio (tombale) del segretario della Cgil e dei segretari di Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Maurizio Landini, metà sindacalista, metà politico che, a più riprese, ha gridato alla «rivolta» sociale come unico strumento per "convincere" l'esecutivo ad investire sul tema del lavoro. Parole giudicate, da molti analisti, come al limite dell'eversione. Di certo, tutt'altro che tenere nei confronti di Meloni e soci. Ieri il successo targato centrodestra, quello certificato da Istat, ha provocato un rosicamento importante al nativo di Castelnovo ne' Monti. Tornando ai numeri, il tasso di disoccupazione è sceso al 6,3% (-0,1 punti), quello giovanile al 18,7% (-0,3 punti). La diminuzione degli inattivi (-1,2%, pari a-146mila unità) ha coinvolto entrambi i generi, i minori di 35 anni e chi ha almeno 50 anni d'età, mentre si è registrato un aumento tra i 35-49enni.
Il tasso di inattività è altresì calato al 32,9% (-0,4 punti).Se si paragona il trimestre novembre 2024-gennaio 2025 con quello precedente (agosto-ottobre 2024), si evidenzia un aumento di 85 mila occupati (+0,4%). L'occupazione è aumentata anche rispetto a gennaio 2024 (+513 mila occupati), ma in questo caso è sintesi della crescita dei dipendenti permanenti (+702 mila) e degli autonomi (+41mila) e del calo dei dipendenti a termine (-230mila). Su base mensile, il tasso di occupazione è cresciuto al 62,8%, mentre sono diminuiti quello di disoccupazione, al 6,3%, e quello di inattività, al 32,9%. Evidente soddisfazione è stata espressa dal ministro per gli Affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti: «I dati Istat pubblicati oggi certificano un nuovo record per il mercato del lavoro, confermando il successo delle politiche del governo Meloni. Questi numeri dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta: investire sulla crescita e sulle imprese che creano lavoro e ricchezza. È finita l'epoca fallimentare delle mancette e dei sussidi a pioggia: il nostro obiettivo è un'Italia forte, competitiva e protagonista».
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