Lanvin Group chiude un 2024 “di transizione” con ricavi a -23%

Si conferma in territorio negativo il 2024 di Lanvin Group. Un “necessario anno di transizione” per il player che fa capo alla conglomerata cinese Fosun International, che ha totalizzato ricavi pari a 328,2 milioni di euro, in flessione del 23% sul fiscal year precedente (a sua volta un esercizio flat, colpito dall’indebolimento della domanda di […]

Lanvin Group chiude un 2024 “di transizione” con ricavi a -23%
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Si conferma in territorio negativo il 2024 di Lanvin Group. Un “necessario anno di transizione” per il player che fa capo alla conglomerata cinese Fosun International, che ha totalizzato ricavi pari a 328,2 milioni di euro, in flessione del 23% sul fiscal year precedente (a sua volta un esercizio flat, colpito dall’indebolimento della domanda di beni di lusso). Guardando ai canali di distribuzione, le vendite wholesale sono diminuite del 28%, mentre il retail ha accusato un calo del 19 per cento.

Tutti i brand del gruppo hanno messo in scena una performance negativa. A registrare l’andamento peggiore è Wolford, in calo del 31%, nonostante rappresenti in valore assoluto il marchio più rilevante del parterre, con un fatturato di 87,7 milioni di euro. In calo double digit anche il marchio omonimo Lanvin (-26% a quota 88 milioni di euro), che ha assistito all’ingresso – dopo quasi un anno e mezzo dall’uscita di Bruno Sialelli – del nuovo direttore artistico Peter Copping. Oltre al suo insediamento, con una prima collezione, la maison è andata incontro a un “riequilibrio della sua distribuzione e del suo retail network”.

Segue la label di calzature Sergio Rossi, in calo del 30% a 42 milioni di euro. St.John e Caruso, infine, mostrano “resilienza e stabilità”, con cali a una sola cifra rispettivamente del 12% e del 7%, “a dimostrazione della loro clientela fidelizzata e il distintivo posizionamento di mercato”.

“La nomina di un nuovo direttore artistico e di un nuovo direttore creativo rispettivamente per Lanvin e Sergio Rossi – ha dichiarato la società a margine dei risultati – dovrebbe incrementare le vendite, mentre la sfilata di debutto di Peter Copping nel gennaio 2025 per Lanvin ha ricevuto ampi consensi. Grazie al rafforzamento del team di leadership, all’ottimizzazione strategica del retail e alle audaci visioni creative, Lanvin Group è pronto a guidare l’innovazione e la crescita, posizionandosi per un successo a lungo termine nel settore della moda di lusso”.

Nel corso dell’anno la regione Emea ha registrato un calo degli acquisti nel canale wholesale, che “riflette la cautela dei distributori”, in particolare per Lanvin e Sergio Rossi. Sul versante delle performance geografiche, nella Greater China le vendite hanno continuato a registrare risultati inferiori rispetto al 2023, mentre Giappone e Nord America hanno al contrario dimostrato una maggiore resistenza “di fronte alle sfide macroeconomiche di quest’ultimo anno”.

Confermata per il player, “nonostante il contesto complesso”, la visione a lungo termine; in fase di potenziamento, inoltre, il team manageriale sotto la guida del nuovo presidente esecutivo Andy Lew. Sarà inoltre istituita una seconda sede in Europa per rafforzare la presenza locale e ottimizzare l’efficienza del processo decisionale. Verosimilmente sull’onda della guidance per l’anno in corso, Lanvin Group ha segnato una crescita di quasi cinque punti percentuali al Nyse.

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