L’autostrada dei dinosauri scoperta in Inghilterra

In una cava nell’Oxfordshire, un gruppo di operai ha scoperto tracce di zampe di dinosauri, in quella che è già stata battezzata “autostrada”.

L’autostrada dei dinosauri scoperta in Inghilterra
La Dewars Farm Quarry è una cava che si trova nell'Oxfordshire, la contea inglese a cui appartiene l'omonima città universitaria. Dalla cava si estrae calcare e argilla, ma nel giugno 2024 uno degli operai che ci lavorava, Gary Johnson, notò che il terreno era corrugato in maniera curiosa e un po' inspiegabile. Johnson contattò subito il suo responsabile, che a sua volta si rivolse a un team delle università di Oxford e Birmingham. Dopo un'attenta analisi, il team ha concluso che quei segni sul terreno erano impronte di dinosauri che tracciavano percorsi lunghi centinaia di metri: una vera e propria "autostrada dei dinosauri". Successive analisi hanno permesso di stabilire di che specie si trattasse – e non solo. . La nuova autostrada di Oxford. L'area dove è stata trovata l'autostrada dei dinosauri non è nuova a queste scoperte: già nel 1997 vennero rinvenute una quarantina di piste simili, alcune lunghe fino a 200 metri, che testimoniano come, nel Giurassico, la regione dell'Oxfordshire fosse un'area costiera che si affacciava su un mare tropicale e ricco di fauna.. Le nuove tracce sono circa 200, raccolte in cinque diversi "percorsi", il più lungo dei quali raggiunge i 150 metri: testimonianza di come, 166 milioni di anni fa, i dinosauri percorressero la costa avanti e indietro in cerca di cibo (piante, per gli erbivori, ed erbivori, per i carnivori). L'autostrada è stata ricostruita nel dettaglio grazie ad analisi compiute tramite droni, che hanno permesso anche di ricreare in 3D i calchi delle zampe dei dinosauri che la percorrevano.. Chi frequentava l'autostrada? Questa analisi ha permesso anche di identificare le specie che frequentavano l'autostrada. Quattro "corsie" su cinque contengono infatti impronte di un qualche grosso erbivoro, probabilmente del genere Cetiosaurus. Nella quinta, queste tracce si mischiano a quelle lasciate da un carnivoro, questo sì identificato con precisione: si trattava di Megalosaurus, che è tra l'altro la prima specie di dinosauro mai descritta scientificamente (nel 1824).. La posizione e la profondità delle impronte ha permesso anche di carpire informazioni su come si muovessero questi dinosauri: il megalosauro, per esempio, camminava a una velocità di circa 3 km/h, paragonabile a quella di noi umani. Il fatto che le sue tracce si intreccino occasionalmente con quelle dei grossi erbivori che popolavano la zona fa sorgere nuove domande: come interagivano queste specie (predazione a parte)? La speranza è che la scoperta di nuovi fossili in zona possa aiutare i paleontologi a trovare una risposta..

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