Le statue parlanti di Londra: quando la storia prende vita

Aprile 4, 2025 - 13:28
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Le statue parlanti di Londra: quando la storia prende vita

A Londra, anche le statue hanno voce. Letteralmente. Passeggiando per le piazze o lungo i viali più famosi della città, può capitare di imbattersi in una figura in bronzo o pietra che racconta la propria storia, in prima persona. È il progetto delle statue parlanti di Londra, un’iniziativa culturale e tecnologica che rende interattiva l’esperienza dei visitatori e invita a guardare i monumenti pubblici con occhi – e orecchie – nuove.

Attraverso semplici QR code o tag NFC, molte statue iconiche della capitale possono “chiamare” i passanti, offrendo loro brevi monologhi recitati da attori famosi. Storie, aneddoti, riflessioni storiche e battute ironiche si alternano in una narrazione coinvolgente che trasforma lo spazio urbano in un museo a cielo aperto, vivo e partecipato.

Le origini del progetto: tra storia e tecnologia

Il progetto delle statue parlanti è stato lanciato nel 2014 da Sing London, un’organizzazione che promuove esperienze culturali interattive nello spazio pubblico. Il nome originale dell’iniziativa è “Talking Statues”, e il suo obiettivo è semplice ma innovativo: rendere le statue cittadine più accessibili e interessanti, sfruttando la tecnologia mobile per raccontare le vite e le opere dei personaggi che rappresentano.

Funziona così: ogni statua coinvolta è dotata di un cartello con un QR code. Scansionandolo con lo smartphone, il visitatore riceve una “telefonata simulata” dal personaggio raffigurato. In alternativa, è possibile utilizzare il tag NFC. Non è necessario scaricare alcuna app: il servizio si attiva tramite browser e messaggi vocali.

I testi sono scritti da drammaturghi, storici e autori contemporanei, mentre le voci sono quelle di attori celebri del teatro e della televisione britannica. Questo crea un mix perfetto tra rigore storico e narrazione creativa.

Il progetto è stato esportato anche in altre città del Regno Unito, come Manchester, ed è stato replicato all’estero, a Chicago e Copenaghen. A Londra, però, ha trovato il terreno più fertile, grazie alla quantità e varietà delle statue pubbliche che decorano i quartieri storici della capitale.

Per approfondire il progetto si può consultare la pagina ufficiale sul sito dell’organizzazione: Sing London – Talking Statues

Attori famosi e personaggi iconici

Una delle peculiarità del progetto è l’uso di voci e testi di altissima qualità. Ogni statua racconta la propria storia con una voce e uno stile diversi, pensati per rispecchiare il carattere del personaggio.

Tra le voci più celebri c’è quella di Sir Ian McKellen, che interpreta Winston Churchill, la cui statua si trova a Parliament Square. L’attore Simon Callow, noto interprete shakespeariano, presta la voce a William Shakespeare nella statua di Leicester Square.

Sherlock Holmes, davanti alla stazione di Baker Street, parla con la voce di Ed Stoppard, su testo scritto da Anthony Horowitz, uno dei più noti autori di crime fiction del Regno Unito.

Altri personaggi che “parlano” includono Queen Victoria, Isaac Newton, Abraham Lincoln, Dickens, Beatrix Potter, e molti altri. Alcuni racconti sono toccanti, altri divertenti, altri ancora riflessivi o autoironici. Questo tono variegato permette di coinvolgere sia adulti che bambini, rendendo il progetto adatto a tutti i pubblici.

Molti dei testi sono firmati da nomi noti del panorama letterario e teatrale, e si possono ascoltare anche online: BBC – Talking Statues

Dove trovarle e come ascoltarle

Le statue parlanti sono distribuite in diversi punti chiave della città. Alcune si trovano in zone centrali e turistiche, altre in quartieri meno noti ma altrettanto significativi.

A Leicester Square, si trova la statua di Shakespeare. A Parliament Square, oltre a Churchill, è possibile ascoltare altre figure politiche. A Baker Street, non può mancare la visita a Sherlock Holmes. A King’s Cross e Euston, sono protagonisti scienziati e pensatori. Al South Bank, compaiono artisti e scrittori.

Ogni statua è accompagnata da un piccolo cartello con le istruzioni per l’attivazione del messaggio. Basta uno smartphone e pochi secondi per immergersi in una narrazione storica immersiva.

L’iniziativa è gratuita e non richiede alcuna registrazione. Si tratta di un perfetto esempio di come la tecnologia possa valorizzare il patrimonio culturale urbano senza stravolgerlo, ma anzi esaltandone l’identità.


Le immagini utilizzate sono su Common free license o tutelate da copyright. È vietata la ripubblicazione, duplicazione e download senza il consenso dell’autore

Foto di copertina: By Talking Statues – Own work, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=129271558

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