Leapmotor - 'Con Stellantis ci sono molte opportunità da esplorare, valutiamo modelli con range extender'

La Leapmotor va di fretta. Ha appena messo piede in Europa tramite una joint-venture che la lega a Stellantis (la quale detiene il 51% del capitale): ora, dopo aver presentato i modelli T03 (citycar elettrica dal prezzo sotto i 19 mila euro) e C10 (una grande Suv per famiglie, sempre Bev), punta dritta al cuore del mercato del Vecchio continente con la B10, svelata in anteprima al Salone di Parigi: una sport utility di segmento C, lunga circa 4,4 metri, destinata ad affrontare una folta concorrenza. L'attenzione verso il costruttore cinese è però alimentata dai possibili sviluppi che potrà generare all'interno del gruppo guidato da Carlos Tavares, del quale è entrato a far parte a tutti gli effetti, beneficiando anche del supporto della sua rete distributiva. Al Salone abbiamo fatto il punto con Tianshu Xin, ceo di Leapmotor International.Possiamo aspettarci dei modelli Stellantis costruiti su piattaforme Leapmotor? Questi sono aspetti su cui decidono gli azionisti. Sicuramente, ci son

Leapmotor - 'Con Stellantis ci sono molte opportunità da esplorare, valutiamo modelli con range extender'

La Leapmotor va di fretta. Ha appena messo piede in Europa tramite una joint-venture che la lega a Stellantis (la quale detiene il 51% del capitale): ora, dopo aver presentato i modelli T03 (citycar elettrica dal prezzo sotto i 19 mila euro) e C10 (una grande Suv per famiglie, sempre Bev), punta dritta al cuore del mercato del Vecchio continente con la B10, svelata in anteprima al Salone di Parigi: una sport utility di segmento C, lunga circa 4,4 metri, destinata ad affrontare una folta concorrenza. L'attenzione verso il costruttore cinese è però alimentata dai possibili sviluppi che potrà generare all'interno del gruppo guidato da Carlos Tavares, del quale è entrato a far parte a tutti gli effetti, beneficiando anche del supporto della sua rete distributiva. Al Salone abbiamo fatto il punto con Tianshu Xin, ceo di Leapmotor International.

Possiamo aspettarci dei modelli Stellantis costruiti su piattaforme Leapmotor?
Questi sono aspetti su cui decidono gli azionisti. Sicuramente, ci sono un sacco di opportunità da esplorare.

Possiamo dire che, all'interno di Stellantis, contribuirete ad accelerare la creazione di una gamma di modelli elettrici abbordabili?
Sì, assolutamente.

Quali vantaggi porta un marchio come Leapmotor?
Ci muoviamo rapidamente nel prendere le decisioni, perché siamo un player giovane. E poi sviluppiamo internamente tutti gli ingredienti chiave dell'auto elettrica: la piattaforma, la batteria. Costruiamo internamente il motore e anche le unità di controllo sono fatte in casa.

E rispetto ai vostri concorrenti cinesi, quali sono i vostri punti di forza?
Anzitutto, facendo parte di un gruppo come Stellantis, non dobbiamo preoccuparci della rete di servizi. Il sistema di distribuzione, poi, ci permette di avere i ricambi velocemente. Possiamo già contare su 80 dealer: a fine anno arriveremo a 100. E poi, rispetto ad altre connazionali, possiamo contare sulla fiducia: la gente sa che il brand è qui per restare, perché fa parte di un grande gruppo-

Avete intenzione di localizzare in Europa la produzione?
Dobbiamo prima studiare i requisiti per farlo, valutare tutti gli aspetti.  

I dazi avranno riflessi sui prezzi?
Dovremmo avere un extra tassa del 20.7% in aggiunta al 10% standard. Ma il prezzo dei nostri modelli non cambierà.

Alcuni vostri modelli offrono varianti con il range extender: introdurrete questa tecnologia anche in Europa?
Sì, è una soluzione che valutiamo anche per questo mercato.

T03, C10, B10: non c'è il rischio che la gente si confonda con tutte queste sigle, che non riesca a identificare il prodotto?
La nostra nomenclatura ha un codice specifico per ogni segmento. La T, per esempio, identifica il segmento A. La B identifica il C: ecco, questo all'inizio può generare un po' di confusione. Ma poi la gente capirà il meccanismo e sarà più facile. Non sentiamo la necessità di un nome diverso, che non sia una sigla, per essere più riconoscibili dal pubblico: è l'esperienza che genera fiducia.

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