L’edizione 96 di Pitti Filati si chiude con 2.850 visitatori (37% esteri)
Sipario sull’edizione numero 96 di Pitti Filati, che ha raccolto 2.850 buyer – dei quali 1.050 provenienti da oltre 50 Paesi esteri – nelle giornate comprese tra il 28 e il 30 gennaio. L’affluenza della tre giorni dedicata al mondo dei filati e della maglieria segna una flessione rispetto al precedente appuntamento fieristico, tenutosi a […]
![L’edizione 96 di Pitti Filati si chiude con 2.850 visitatori (37% esteri)](https://www.pambianconews.com/wp-content/uploads/2025/02/Pitti_Immagine_Filati_96__le_immagini_del_Salone___33-e1738576836511.jpg)
Sipario sull’edizione numero 96 di Pitti Filati, che ha raccolto 2.850 buyer – dei quali 1.050 provenienti da oltre 50 Paesi esteri – nelle giornate comprese tra il 28 e il 30 gennaio. L’affluenza della tre giorni dedicata al mondo dei filati e della maglieria segna una flessione rispetto al precedente appuntamento fieristico, tenutosi a luglio 2024, che aveva raccolto 3.500 visitatori, e un più lieve calo sull’edizione di un anno fa (-5% sui suoi 3.000 buyer). Protagonisti della manifestazione, 116 espositori che hanno presentato la propria proposta primavera/estate 2026 disegnati da filature italiane e internazionali a operatori del settore, agenti e stampa (considerando anche questi ultimi, il numero dei visitatori sale a 3.400).
Sul fronte delle presenze internazionali hanno registrato performance in crescita Gran Bretagna, Stati Uniti, Russia, Portogallo e Belgio; numeri in leggera diminuzione per i compratori da Svizzera, Turchia e Cina. Nel ranking delle presenze internazionali si conferma in testa la Francia, seguita da Gran Bretagna, Stati Uniti, Germania, Spagna, Svizzera, Turchia, Giappone, Cina, Russia, Portogallo, Belgio.
“Pitti Filati – ha dichiarato Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine – ha dimostrato anche a questa edizione il suo essere punto di riferimento del settore – afferma Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, “l’unico appuntamento in grado di offrire a tutti i livelli della filiera produttiva le punte massime della ricerca e della creatività nel mondo dei filati. Negli stand in Fortezza, nelle nuove collezioni e nelle novità delle aziende abbiamo registrato la grande capacità di reazione che la filatura sta mettendo in campo in questo momento, per rispondere alle esigenze del mercato e accompagnarne l’evoluzione. Da queste tre intense giornate di lavoro è emerso un diffuso sentimento di fiducia, e gli operatori prevedono che nella primavera-estate 2026 si potrà consolidare un’inversione di tendenza nella moda, i cui primi segni si sono già registrati in questo ciclo di presentazioni”.
Gli fa eco Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine: “Sono stati tre giorni di energia e condivisione creativa per tutti gli operatori del settore, un’occasione unica e irrinunciabile di confronto, di reciproca spinta alla ricerca e alla creatività, in tutte le fasi e componenti che portano al prodotto finito in maglia. È quanto è emerso nei commenti che abbiamo raccolto tra i buyer – gli uffici stile di tutti i più importanti brand di moda italiani e internazionali – e gli espositori arrivati in Fortezza”.
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