Levi Strauss & Co., Q4 a +8% ma crolla in Borsa su stime 2025

Si chiude in positivo ma con prospettive ‘deludenti’ per il mercato l’anno di Levi Strauss & Co., che archivia il quarto trimestre con un fatturato – superiore alle aspettative – di 1,84 miliardi di dollari (circa 1,6 miliardi di euro) e una crescita del 8% a cambi correnti (+12% a cambi costanti) sullo stesso periodo […]

Levi Strauss & Co., Q4 a +8% ma crolla in Borsa su stime 2025
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Si chiude in positivo ma con prospettive ‘deludenti’ per il mercato l’anno di Levi Strauss & Co., che archivia il quarto trimestre con un fatturato – superiore alle aspettative – di 1,84 miliardi di dollari (circa 1,6 miliardi di euro) e una crescita del 8% a cambi correnti (+12% a cambi costanti) sullo stesso periodo dello scorso anno grazie alla forte domanda di gonne e abiti in denim durante il trimestre festivo.

Nonostante gli analisti stimassero per il trimestre un turnover a quota 1,73 miliardi, a turbare Wall Street sono state le stime per il 2025, che vedranno il player statunitense, attualmente alle prese con tassi di cambio sfavorevoli, soffrire di un calo delle vendite compreso tra l’1-2%, ben al di sotto delle stime che indicavano una crescita del 3,7%, secondo Lseg. Un annuncio che in Borsa ha fatto crollare le azioni del produttore di jeans di ben sette punti percentuali nelle contrattazioni after-hours. In un’intervista alla Cnbc il presidente e CEO di Levi Strauss & Co. Michelle Gass ha dichiarato che il previsto calo dei ricavi nell’attuale anno fiscale non riflette una domanda più debole, ma è principalmente dovuto alle tendenze valutarie, alla settimana fiscale in meno e alle attività cedute.

Tornando però all’andamento positivo del Q4, conclusosi lo scorso 1° Dicembre, tutte le aree geografiche hanno visto le proprie vendite salire, con Americhe e Asia a +9% a cambi correnti (con uno slancio negli Stati Uniti del 6% su base organica) e Europa a +6 per cento. Rispetto invece ai canali, il dtc è cresciuto del 14%, così come il canale online. Nel dettaglio, il dtc ha rappresentato il 45% dei ricavi netti organici totali nel quarto trimestre.

Positiva anche la redditività: Il reddito netto dell’azienda per l’ultimo quarter è stato di 182,6 milioni rispetto ai 126,8 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Escludendo le spese straordinarie relative a svalutazioni, ristrutturazioni, acquisizioni e contratti di locazione, il gruppo ha registrato un utile netto rettificato di 202 milioni.

Togliendo il marchio ammiraglio, è positivo anche l’andamento degli altri marchi: Dockers ha registrato un aumento del 5%, mentre Beyond Yoga è cresciuto del 4 per cento. Guardando ali 12 mesi anno, il gruppo ha totalizzato ricavi per 6,3 miliardi e una progressione del 3 per cento.

“Abbiamo ottenuto un quarto trimestre e una stagione natalizia solidi, posizionandoci bene per l’ingresso nel 2025. Il nostro focus sul marchio Levi’s sta dando i suoi frutti, con una forza diffusa tra le categorie donna (l’abbigliamento femminile rappresenta ora circa il 36% del fatturato complessivo, ndr), uomo, dtc e wholesale”, ha commentato in una nota Gass. “Il miglioramento delle nostre performance è il risultato diretto del lavoro che abbiamo svolto per trasformare l’azienda in un rivenditore omnicanale di prima classe. Abbiamo un piano solido per l’anno che viene, supportato da una robusta pipeline di prodotti, dalla continuazione della nostra campagna di marketing con Beyoncé e dall’espansione continua nel retail.”

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