Limiti di spesa per posizioni di elevata qualificazione: il parere della Corte dei Conti

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La Corte dei Conti del Piemonte, tramite la Deliberazione 11/2025, ha fornito chiarimenti in merito ai limiti di spesa per posizioni di elevata qualificazione nei Comuni.

Un Comune piemontese ha sottoposto alla Corte dei Conti una richiesta di chiarimento sulla possibilità di istituire due posizioni di Elevata Qualificazione (EQ) nei servizi finanziari e demografici, cercando di comprendere se fosse possibile aggirare le restrizioni di spesa imposte dalla normativa vigente.

Norme di riferimento e vincoli di spesa

L’ente ha chiesto se fosse possibile superare i seguenti limiti:

• Articolo 23, comma 2, del D.Lgs. 75/2017, che impone di non superare il livello del 2016 per il trattamento accessorio del personale.
• Articolo 1, comma 562, della Legge 296/2006, che vieta ai Comuni con meno di 1.000 abitanti di eccedere la spesa per il personale sostenuta nel 2008.

Ammissibilità della richiesta

La Corte dei Conti ha dichiarato ricevibile il quesito in quanto posto da un ente legittimato e concernente tematiche di contabilità pubblica. Tuttavia, ha sottolineato che la domanda del Comune risultava eccessivamente specifica e gestionale, poiché mirava a ottenere un’autorizzazione preventiva su un’operazione amministrativa.

La funzione della Corte, infatti, è fornire indicazioni di carattere generale e astratto, senza esprimersi su scelte operative degli enti locali.

Possibili margini di flessibilità

Trattamento accessorio del personale

Il tetto imposto dal D.Lgs. 75/2017 nasce dall’esigenza di contenere la spesa pubblica. Tuttavia, alcune disposizioni successive hanno introdotto correttivi:

• Decreto-Legge 34/2019 (Articolo 33, comma 2): consente un adeguamento del limite basato sul valore medio pro-capite del personale in servizio al 31 dicembre 2018. Ciò permette un incremento delle risorse destinate al trattamento accessorio se il numero di dipendenti è aumentato rispetto a tale data.
• Decreto-Legge 80/2021 (Articolo 3, comma 2): prevede la possibilità di sforare i limiti di spesa, purché ciò avvenga in linea con gli obiettivi di finanza pubblica e nel rispetto della contrattazione collettiva.
• CCNL 2019-2021: permette di incrementare il fondo per la contrattazione integrativa fino allo 0,22% del monte salari del 2018, senza sottostare ai vincoli dell’Articolo 23 del D.Lgs. 75/2017.

Vincoli generali sulle spese di personale

La Corte ha ribadito che per i Comuni con meno di 1.000 abitanti rimane in vigore il limite inderogabile previsto dalla Legge 296/2006, che impone di non superare la spesa per il personale registrata nel 2008. Pur esistendo norme che introducono margini di flessibilità per alcune voci di spesa, il limite generale resta vincolante.

Limiti di spesa per posizioni di elevata qualificazione: il parere della Corte dei Conti

Il parere della Corte non consente al Comune di superare arbitrariamente i vincoli di spesa, ma evidenzia la possibilità di applicare le disposizioni che consentono adeguamenti, come quelle relative al valore medio pro-capite dei dipendenti.

Ogni decisione deve essere valutata attentamente alla luce della normativa vigente, assicurandosi che le assunzioni e gli incrementi di spesa siano compatibili con il bilancio comunale e non comportino il superamento dei tetti stabiliti dalla legge.

Il testo della sentenza

Qui il documento completo.

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