L'Inter ne fa tre al Parma e ora va in pressing sul Napoli di Conte

Niente passi falsi. L' Inter riprende da dove aveva lasciato, non sbaglia e riparte con la solita forza e qualità dei suoi interpreti la corsa per non perdere il contatto con le primissime. La sospensione della partita contro la Fiorentina di domenica scorsa ha costretto i nerazzurri a dover spingere sull'acceleratore per evitare qualsiasi tipo di fuga avversaria. E contro un Parma, capace di reggere l'urto solo un tempo, ha trovato il modo di conquistare tre punti pesanti e ridare vigore alla sua classifica. Con il punteggio di 3-1 firma l'11ma vittoria nelle ultime 13 partite in tutte le competizioni, il modo migliore per provare a far adesso filotto in questo dicembre ingolfato prima della Supercoppa di Riad. A partire dalla sfida di martedì in Champions contro il Leverkusen. C'è voluta una prima frazione tutta corsa e furore e una prodezza balistica di Dimarco al 40' (su assist di Mikhitaryan) per scalfire l'equilibrio e mettere in discesa il match e smontare il piano degli emilia

L'Inter ne fa tre al Parma e ora va in pressing sul Napoli di Conte

Niente passi falsi. L' Inter riprende da dove aveva lasciato, non sbaglia e riparte con la solita forza e qualità dei suoi interpreti la corsa per non perdere il contatto con le primissime. La sospensione della partita contro la Fiorentina di domenica scorsa ha costretto i nerazzurri a dover spingere sull'acceleratore per evitare qualsiasi tipo di fuga avversaria. E contro un Parma, capace di reggere l'urto solo un tempo, ha trovato il modo di conquistare tre punti pesanti e ridare vigore alla sua classifica. Con il punteggio di 3-1 firma l'11ma vittoria nelle ultime 13 partite in tutte le competizioni, il modo migliore per provare a far adesso filotto in questo dicembre ingolfato prima della Supercoppa di Riad. A partire dalla sfida di martedì in Champions contro il Leverkusen.

C'è voluta una prima frazione tutta corsa e furore e una prodezza balistica di Dimarco al 40' (su assist di Mikhitaryan) per scalfire l'equilibrio e mettere in discesa il match e smontare il piano degli emiliani che ancora una volta hanno dimostrato compattezza e personalità per poi cedere e sciogliersi alla distanza. Al 56' un'altra rete capolavoro di Barella in contropiede, ancora su un assist magistrale da metà campo dell'armeno), ha trasformato il match in un assolo nerazzurro. A chiudere i conti al 66' ci ha pensato l'ex di turno, Marcus Thuram che ha vissuto a Parma dal 1997 al 2001 salco poi trasferirsi a Torino quando papa Lilian fu acquistato dalla Juventus. Casa sua ora è San Siro che ha applaudito un' Inter tornata a crescere, divertire e regalare spettacolo. I nerazzurri si sono subito riversati in avanti e all'8' potevano già portarsi in vantaggio su rigore, per un fallo di Keita su Lautaro Martinez, fischiato dall'arbitro ma poi annullato dal Var dopo un check che ha evidenziato un fuorigioco. Al 16' una traversa di Dumfries faceva suonare forte l'allarme dalla parte del Parma che ha reagito con una conclusione di Cancellieri al 27' respinta da Sommer. Per il resto solo Inter.

Il gol di Dimarco non solo è un capolavoro di stile (l'esterno si sposta il pallone col sinistro con un colpo di tacco e poi segna di destro) ma ha anche un valore simbolico per la stella nerazzurra. Nel 2018 segnò il suo primo gol in Serie A con la maglia del Parma proprio contro l' Inter. Ovviamente a San Siro, e nella stessa porta. Ai gol di Barella e Thuram (tocco di Bisseck di testa e zampata vincente di Tikus) ha risposto nel finale il Parma che ha approfittato di un autogol di Darmian per smuovere il punteggio. A dimostrazione che in questa partita ha fatto tutto e solo l' Inter. Il Parma, che era reduce dalla vittoria sulla Lazio, si prende comunque gli applausi della sua tifoseria. Ma contro la squadra di Inzaghi, aggressiva e determinata, era complicato riuscire a fare di più.

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