L’Italia apre le World Series con un podio: azzurri terzi nella staffetta mista di Abu Dhabi

L’Italia sale sul podio nella staffetta mista della tappa di Abu Dhabi, primo appuntamento stagionale delle World Triathlon Championship Series nonché evento inaugurale del nuovo quadriennio olimpico che porterà ai Giochi di Los Angeles 2028. La squadra composta da Alice Betto, Bianca Seregni, Nicola Azzano ed Euan De Nigro (foto FITRI) chiude la gara degli Emirati Arabi con il tempo complessivo di 01:32:24 che vale il terzo posto. Trionfano i campioni di Parigi 2024 della Germania (01:32:05), seconda posizione per gli Stati Uniti (01:32:21). “Siamo molto felici di questo risultato, considerando che la staffetta è una cartina di tornasole della qualità del gruppo di atleti a disposizione – il commento del direttore tecnico azzurro Matteo Torre –. Conquistare il terzo posto ad Abu Dhabi con un team composto da metà atleti più esperti e metà giovani è un segno di stabilità dinamica di una squadra in cui tutti gli elementi possono essere valorizzati rispetto alle circostanze e al moment

L’Italia apre le World Series con un podio: azzurri terzi nella staffetta mista di Abu Dhabi

L’Italia sale sul podio nella staffetta mista della tappa di Abu Dhabi, primo appuntamento stagionale delle World Triathlon Championship Series nonché evento inaugurale del nuovo quadriennio olimpico che porterà ai Giochi di Los Angeles 2028.

La squadra composta da Alice Betto, Bianca Seregni, Nicola Azzano ed Euan De Nigro (foto FITRI) chiude la gara degli Emirati Arabi con il tempo complessivo di 01:32:24 che vale il terzo posto. Trionfano i campioni di Parigi 2024 della Germania (01:32:05), seconda posizione per gli Stati Uniti (01:32:21).

Siamo molto felici di questo risultato, considerando che la staffetta è una cartina di tornasole della qualità del gruppo di atleti a disposizione – il commento del direttore tecnico azzurro Matteo Torre –. Conquistare il terzo posto ad Abu Dhabi con un team composto da metà atleti più esperti e metà giovani è un segno di stabilità dinamica di una squadra in cui tutti gli elementi possono essere valorizzati rispetto alle circostanze e al momento della stagione. Questa gara dimostra che la staffetta richiede da una parte molta pazienza e capacità di stare ‘dentro la gara’ anche quando le cose si fanno complicate, dall’altra che è una gara imprevedibile e quindi bisogna mettere sul tavolo le carte senza mai dare nulla per scontato”. (agc)

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