Lo charme di Pierre-Louis Mascia approda alla Milano fashion week

Dopo l’esordio in passerella a Pitti Uomo avvenuto sei mesi fa, Pierre-Louis Mascia ha sfilato per la prima volta durante l’attuale Milano fashion week, aprendo venerdì la manifestazione. “È un passo molto importante per noi in un percorso iniziato a Pitti e che abbraccia le collezioni uomo, donna e maison. Milano è un passo decisivo, […]

Lo charme di Pierre-Louis Mascia approda alla Milano fashion week
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Dopo l’esordio in passerella a Pitti Uomo avvenuto sei mesi fa, Pierre-Louis Mascia ha sfilato per la prima volta durante l’attuale Milano fashion week, aprendo venerdì la manifestazione. “È un passo molto importante per noi in un percorso iniziato a Pitti e che abbraccia le collezioni uomo, donna e maison. Milano è un passo decisivo, siamo orgogliosi di essere qui così come lo siamo dello sviluppo retail, dopo i negozi di Milano e Portofino a metà anno apriremo anche a Gstaad, in Svizzera”, ha dichiarato a PambiancoTV Giampiero Cozzi, direttore responsabile commerciale della maison distribuita in 400 clienti wholesale nel mondo per un giro d’affari di nove milioni di euro. Dopo diversi anni all’interno della Fortezza da Basso il brand ha solcato la prima passerella a Firenze lo scorso giugno mentre la linea maison, nata nel 2020, ha recentemente visto l’inserimento di stoviglie in terracotta presentate durante l’ultimo Fuorisalone.

“Milano è un luogo a me caro. È la mia seconda casa, quindi devo onorare questo posto. È come una storia che si costruisce di stagione in stagione, mi piace l’idea del percorso in cui raccolgo i sassolini e ritrovo la strada di casa, la casa è un po’ Milano”, ha raccontato Pierre-Louis Mascia pochi minuti prima del fashion show allestito a pochi passi dalla Darsena. “L’idea di questa collezione parte dal film ‘Bright Star’ (della regista Jane Campion, ndr) e dalle poesie di John Keats; opere rivolte a chi è un po’ sensibile, a volte più di altri, ma che sono guide, che ci mostrano altri aspetti di noi stessi. E questi aspetti di noi stessi sono a volte l’empatia, l’amore, la delicatezza, le sfumature”, ha continuato il designer.

Fedele alla sua cifra stilistica, la maison si muove tra sartoria fluida ed eleganza casual. Numerosi i bomber, i lunghi cappotti foderati in seta, gli abiti fluttuanti ed eterei accostati a scialli e stole. I pantaloni morbidi sono abbinati a kimoni di velluto e giacche trapuntate. Noto per le sue stampe barocche, la label ha introdotto venti nuove stampe originali, di cui una dozzina dedicate al ready-to-wear. I motivi rispecchiano i malinconici ritratti di Julia Margaret Cameron e i disegni pre-raffaeliti dell’artista dandy Aubrey Beardsley.

“Non c’è più distinzione tra uomo e donna, si tratta di lavorare su un’idea, senza parlare di genere, ma di persona e quindi di personalità. I 40 look sono come una cartella colore, una sfumatura di nuance e qualcosa di molto morbido, molto vaporoso. Alla fine abbiamo qualcosa di più duro con l’animalier. È anche una metafora del mondo. Ci lasciamo alle spalle un contesto che conosciamo ed entriamo in un altro sconosciuto e a volte spaventoso o ansiogeno. Ma dobbiamo comunque entrare con una luce, con una piccola candela”, ha concluso Pierre-Louis Mascia.

Il marchio fa parte del gruppo Achille Pinto, fondato dall’omonimo imprenditore nel 1933 a Casnate e oggi guidato dai fratelli Matteo, Lisa e Paolo Uliassi. Oltre a collaborare con i più importanti marchi internazionali, l’azienda sviluppa le collezioni per i propri house brand Franco Ferrari, Alonpi Cashmere e Pierre-Louis Mascia.

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