Lo stile timeless di Francesco Murano esordisce in passerella a Milano

Francesco Murano ha debuttato ieri sulla passerella di Milano Moda Donna dopo aver conquistato gli addetti ai lavori che lo hanno seguito dagli esordi fino ai numerosi riconoscimenti ottenuti. Classe 1997, il giovane stilista ha vinto il Camera Moda Italiana Fashion Award nel 2019 dopo la laurea in Fashion Design allo Ied. Sulla passerella del premio di Cnmi è stato notato da Zerina Akers, stylist di Beyoncé, che ha scelto i suoi capi per vestire la pop star. Lo stesso anno Murano ha vinto la 16esima edizione di ‘Who is on next?’, nel 2021 ha fondato il proprio marchio. Lo scorso anno ha ricevuto il Grant of Italian Fashion Trust, attualmente è tra i semifinalisti del prestigioso Lvmh Prize 2025. “Mi hanno chiamato, non me l’aspettavo e sono felicissimo perché è una vetrina enorme, è un successo già essere in semifinale e andare a Parigi per mostrare le mie creazioni alla giuria”, dichiara emozionato a PambiancoTV al termine dello show allestito presso la Fondazione Sozzani.

“Il mio percorso professionale è nato step by step e quest’anno mi sembrava il momento ideale per sfilare e presentare una collezione più completa che rispecchiasse la mia crescita negli ultimi cinque anni”, ha spiegato il designer introducendo la collezione ‘Equilìbrios’. “Inizio ritrovando un equilibrio interiore che ho poi cercato di concretizzare attraverso le proporzioni, l’uso dei drappeggi, servendomi delle formule matematiche della scultura, il chiasmo di Policleto e tutto ciò che è lo studio della proporzione, conferendo questo tipo di ragionamento architettonico agli abiti”.

La sfilata non somiglia a nessun altro show, lontano dalle tendenze che accomunano molti fashion brand milanesi e non solo. Gli abiti senza tempo di Murano fanno breccia tra gli ospiti in sala, immersi in un’atmosfera quasi rarefatta. Le origini cilentane di Murano affiorano nei rimandi alla storia greca, l’apollineo razionale espresso nelle costruzioni sartoriali, e il dionisiaco che si fa materia nell’uso del drappeggio, realizzato secondo l’antica tecnica sartoriale del moulage, guidato dalla passione per il decorativismo. Agli archetipi di natura classica si aggiunge il concetto di chiasmo, formula compositiva codificata da Policleto nella sua opera scultorea, utilizzata per risolvere il bilanciamento tra stasi e azione. Elemento essenziale degli abiti è il drappeggio, utilizzando jersey in diversi pesi e cadute: crepe, light, shiny o trasparente effetto chiffon, declinati in tutti i colori della palette di collezione. Il designer ha collaborato con i fornitori di Lineapelle per completi maschili e capospalla indossati sui suoi seducenti fit dress. “L’ultimo abito con ali a pipistrello è l’emblema della collezione, molto drammatico con tagli simmetrici rappresenta quello che voglio comunicare con il concetto di equilibrio. Riabituarsi a dei ritmi in un periodo in cui ho ritrovato il mio baricentro”.